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DA MARSAGLIA A BRUGNELLO

Prima parte di uno splendido viaggio in val Trebbia

PARTENZA: Marsaglia (mt. 350)

ARRIVO: Brugnello (mt. 464)

LUNGHEZZA DELL'ITINERARIO (A/R): circa 5 km

TEMPO DI PERCORRENZA (A/R): meno di 2 ore

SEGNAVIA: bianco-rosso 143

 

Ho sempre sognato di fare un viaggio in val Trebbia, per scoprirne tutti gli angoli più nascosti. E' una zona che mi affascina, c'è poco da fare: così, complice un ponte, ho potuto approfittare di qualche giorno per curiosare nella valle e scoprire qualche interessante itinerario escursionistico.

La prima parte del nostro viaggio, ha così avuto come meta lo splendido borgo di Brugnello, situato sulle alture a strapiombo sul Trebbia, così affascinante quando lo si guarda dalla statale 45 che unisce Piacenza a Genova da non poter fare a meno di fermarsi, accostare l'auto e iniziare a fotografare. Siccome il viaggio non si sarebbe fermato a Brugnello, ma sarebbe proseguito verso un poco distante borgo fantasma (ne parleremo prossimamente...) e, al pomeriggio, avrebbe vissuto un altro splendido capitolo con la visita ad una delle principali attrazioni della valle, abbiamo pensato che solo la partenza da Marsaglia ci avrebbe consentito di rispettare tutti i programmi senza intoppi. E così, Marsaglia è stato.

Località del Comune sparso di Corte Brugnatella, Marsaglia è un paese tagliato in due dalla statale 45, sulle rive del fiume. Avendo come base per la notte un piacevole b&b nei dintorni di Mezzano Scotti (se vi capitasse provatelo, b&b Campofrati), raggiungiamo Marsaglia passando per Bobbio, mettendoci subito alla ricerca di un negozio di alimentari e, trovatolo, perdendo la prima mezz'ora della giornata a causa della eccessiva "calma" del proprietario, il signor Osvaldo, che nel decantare le qualità del suo prosciutto cotto, rischia però di farci saltare una giornata fitta di impegni incastrati minuziosamente dal mattino al tramonto.

Quando finalmente riesco ad uscire, con una borsa piena di focaccia imbottita con il famoso prosciutto cotto di Osvaldo, raggiungiamo con la macchina il piccolo parcheggio posto poco oltre il ponte sul Trebbia, da cui si diparte il sentiero 143 per Brugnello nonché la strada asfaltata che permette di raggiungere, più comodamente e in minor tempo, il bel paesino.

Abbiamo tutto? Scarponi, zaino, bastoni, macchina fotografica, cartine e il pranzo...direi che si può andare.

Troviamo per la prima volta il segnavia numero 143 su di un palo della luce nei pressi del parcheggio dove abbiamo lasciato l'auto: da qui, lo seguiremo almeno fino al primo pomeriggio. Intanto, ci accorgiamo che c'è una gara di motocross e speriamo che non debba interessare i sentieri su cui dobbiamo camminare noi, perché altrimenti sarebbe una vera e propria beffa!

Vabè, incamminiamoci.

Imboccata la stradina asfaltata, oltrepassate le ultime abitazioni ci troviamo di fronte ad un bivio: Poggio, Villeri e Costa a sinistra, Ballerini, Brugnello e Bernazzini a destra. Ci manteniamo a destra, seguendo inizialmente la strada asfaltata che conduce a Brugnello, che si fa immediatamente più stretta e prende, lentamente, a salire, regalando alla nostra destra delle magnifiche viste su Marsaglia, dominata al centro da quello strano campanile che non è frequente trovare nelle nostre valli. Lungo la strada, ci accorgiamo della insolita presenza di strane sculture che ritraggono animali e che ci fermiamo a guardare con curiosità, scattando qualche foto. Intanto, dopo una giornata quasi autunnale come la precedente, il sole inizia a picchiare forte e i colori della primavera esplodono in tutto il loro vigore.

Seguiamo l'asfalto ancora per alcune centinaia di metri, fino al punto in cui, sulla destra, una strada sterrata conduce al campeggio Rondanera, come ci ricorda una scritta che precede altre sculture di animali, regalando un aspetto caratteristico a tutta la zona. Bene, ora che abbiamo abbandonato l'asfalto possiamo dire che ha inizio la vera escursione!

Scendiamo per alcune decine di metri sulla sterrata, dirigendoci verso l'ingresso del campeggio e, una volta che lo raggiungiamo, proseguiamo sul sentiero di sinistra, segnalato da un cartello in legno per Brugnello, che prosegue in piano costeggiando le acque del Trebbia, del quale ci troviamo ora sulla riva, e alcuni orti. Le piogge dei giorni precedenti, intanto, dimostrano di aver lasciato il segno perché lungo il sentiero compaiono i primi segni del fango.

Terminato il tratto pianeggiante, il sentiero prende a salire. Si tratta solo di capire in quale direzione, visto che ci si trova di fronte ad un bivio non segnalato e occorrono un po' di intuito oltre a un po' di strada per ritrovare, sui tronchi degli alberi, i segnavia bianchi e rossi che ora si inerpicano sulla montagna alla volta di Brugnello. Il sentiero si immerge all'interno del bosco e, seguendo numerosi tornanti, sale rapidamente di quota, su di un fondo a tratti roccioso, regalando alle spalle, tra le foglie, alcuni splendidi scorci di Marsaglia dall'altra parte del fiume. Intanto, il caldo inizia a diventare insopportabile: camminare accanto al fiume inizia a farsi sentire.

Al termine della salita all'interno del bosco, il sentiero torna ad uscire allo scoperto e si divide nuovamente: non segnalato a destra, non segnalato a sinistra. Poco male, perché presa del tutto casualmente una delle due direzioni, ci accorgiamo che entrambe si ricongiungono poco oltre, in un ampio prato, dal quale voltandoci abbiamo una bella visuale sulla valle di Marsaglia.

Non solo, però, perché tornando a guardare nella direzione corretta, vediamo spuntare sullo sfondo - un po' a sorpresa, visto che pensavamo la strada fosse più lunga - arroccate su di un cocuzzolo, le case di Brugnello. Siamo già arrivati?!

Effettivamente si, siamo già arrivati. Peccato che di tempo ne perderemo ancora tanto, soprattutto a scattare foto.

Tagliamo l'ampio prato salendo in direzione della strada asfaltata, dove il sentiero 143 confluisce e ne approfittiamo per un autoscatto con Brugnello alle nostre spalle. Non può neanche mancare uno scatto della corona di montagne che costeggiano il Trebbia, separando Marsaglia da San Salvatore. 

Raggiunta la strada asfaltata, incontriamo il segnavia del 143 con le indicazioni per Marsaglia attaccato ad una pianta quindi, facendoci largo tra i motociclisti, ci addentriamo tra le vie (o forse la via, visto che ce n'è solo una..) del borgo, passando accanto alla Rocca Rosa, un locale di cui tutti parlano bene ma di cui non so dirvi di più, visto che non siamo riusciti a cenarvi! 

Brugnello è veramente caratteristico: ordinato com'è, con le sue case tutte in pietra, ognuna a modo suo caratteristica, sembra un angolo di paradiso e credo che dalle foto questo si noti. Si dice sia un borgo di artisti, non fatico a crederlo, e che conti 11 abitanti.

Lo attraversiamo, camminando in direzione della chiesa intitolata ai SS. Cosma e Damiano, risalente al XIV secolo, dove non vedo l'ora di arrivare per godermi il magnifico panorama: un gatto sbucato da un giardino ci accompagna per un pezzo lungo il tragitto, poi scompare, lasciandoci ai piedi della scalinata in pietra che conduce sul sagrato.

L'interno della chiesa, in sé, è piuttosto anonimo anche se merita una visita. Ma la vera meraviglia, è fuori. Basta spostarsi su uno dei lati, per seguire il sentierino che, costeggiando la ringhiera, la aggira portandosi sul retro, per godere di un panorama a dir poco mozzafiato sul corso del Trebbia, che con le sue acque azzurrissime, quasi verdi, riempie le anse scavate ai piedi delle montagne, seguito poco più in alto dal corso - parallelo - della statale 45 che sembra un serpente di asfalto. Solo a San Salvatore, poco più avanti, credo si riesca a vedere un panorama ancora più bello, ma di Brugnello di certo non ci si può lamentare.

Il retro della chiesa è invaso da persone che si rilassano, ammirando lo splendido panorama, ai piedi di due bandiere che sventolano. Ne approfittiamo per un degno servizio fotografico, affascinati dalla bellezza del luogo, sicuramente aumentata dal fatto di aver preso, per una volta, una giornata dal punto di vista meteo pressoché perfetta. Forse troppo calda, a dirla tutta, per essere maggio!

A Brugnello ci siamo arrivati e, finalmente, abbiamo potuto vedere con i nostri occhi la valle da qui sopra. Ma il viaggio adesso deve proseguire, vorremo mica fermarci dopo appena due chilometri e mezzo?

Nelle mie ricerche in rete, ho trovato un paesino abbandonato............ (continua....)

A un passo dalla vetta
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