L'ANELLO DEL MONTE GIAROLO
Escursione ad anello con partenza e arrivo dai Piani di San Lorenzo
PARTENZA E ARRIVO: Piani di San Lorenzo (mt. 1096)
TAPPE INTERMEDIE: Monte Giarolo (mt. 1473), Monte Gropà (mt. 1446), Fontana Nascosta, Caldirola (mt. 1100)
LUNGHEZZA ITINERARIO: circa 14 km
TEMPO DI PERCORRENZA: circa 4 ore
SEGNAVIA: 210a+210+200+115+106+107. Ultima parte non segnalata ma evidentissima.
Qualcuno mi aveva ripreso perché "sei sempre in giro e non parli mai dei nostri monti".... così, nonostante le montagne di casa le abbia già girate in lungo e in largo - e altrettanto in lungo e in largo raccontate sul sito - ho deciso di tornare a camminare sui miei sentieri, regalandovi un inedito anello. E per una volta, a Caldirola, il mio paese, ci sono stato solo di passaggio.
Raggiungiamo in macchina il Rifugio dei Piani di San Lorenzo, gestito dalla Pietra Verde, attraverso la strada che parte dai pressi di Pallavicino, paese abbarbicato alle pendici del Monte Giarolo, e affacciato sulla val Besante e sulla val Borbera, con le inconfondibili strette a segnare il panorama.
E' piuttosto tardi e fa anche abbastanza caldo, nonostante un maggio un po' pazzerello e al rifugio sembra non esserci nessun ospite. Così, parcheggiamo l'auto in prossimità dell'inizio della staccionata, facendo bene attenzione a scegliere un punto in cui la potremo ritrovare all'ombra. Intanto, alle spalle del rifugio, disteso ai margini di un ampio prato, spuntano tre antenne del Giarolo, che sembrano quasi vicine (ma non è così..). Accanto alla nostra macchina, ci sono i cartelli che indicano la direzione da seguire e seppur non abbiamo in mente un percorso ben preciso, decidiamo di inventarcelo strada facendo, cominciando intanto a salire verso il Giarolo.
Imbocchiamo così il sentiero 210a basso (ce n'è anche uno alto, che si imbocca oltre il rifugio) e saliamo su di una pietrosa carrareccia che non è nient'altro che la bretella che collega i Piani di San Lorenzo con il sentiero 210, che dalla cima del Giarolo conduce a Cantalupo Ligure. Raggiungiamo in una decina di minuti appena l'intersezione con il sentiero 210 e, dopo una rapida occhiata verso il fondovalle, abbassiamo la testa e prendiamo a salire alla volta del Giarolo.
Il sentiero alterna tratti soleggiati (e letali, visto l'orario) ad altri più coperti, all'interno di una folta pineta dove il cammino si fa addirittura piacevole, nonostante la salita. Con un passo molto tranquillo, superiamo agilmente il tratto più faticoso dell'intera camminata e, in breve, ci portiamo in vista delle antenne di vetta, in un punto in cui il sentiero torna allo scoperto e la vista si apre sull'alta val Borbera, regalando panorami dal Cosfrone all'Antola.
La palla del Lesima compare oltre il crinale che dal Giarolo conduce al Chiappo, il cui rifugio, in lontananza, è preceduto da quello, più evidente ed inutilizzato, del Monte Gropà. Raggiunta l'antenna più bassa, continuiamo a salire tra ampi prati alla volta delle successive, con la vista che spazia verso la pianura diventando infinita. In basso, un po' di foschia si continua a intravedere ma l'arietta che si respira sulla cima del Giarolo è fantastica e ce la godiamo per intero camminando in direzione del Redentore, che ci attende in vetta con lo sguardo rivolto verso il tortonese.
Raggiunta la cima, scattiamo qualche foto e riconosciamo in lontananza il mare, su cui si affacciano il Santuario della Guardia, Punta Martin, il Bric del Dente e il Beigua, ben riconoscibili da questo punto di osservazione. Si distinguono chiaramente anche l'Antola, il Reopasso, il Reale, la dorsale Figne-Tobbio e, in direzione opposta, il Monte Alpe, il Penice, il Bogleglio, il Carmo e il Lesima. Alle spalle della statua, la lunga dorsale che incornicia l'alta val Curone: Gropà, Panà, Cosfrone, Ebro e Chiappo, ai cui piedi intravediamo i borghi di Salogni e Bruggi, del quale compaiono solo le ultime case.
Lasciamo la panoramica vetta del Giarolo per proseguire sull'ampio crinale seguendo il sentiero 200, che con una piacevole camminata pianeggiante tra le fioriture di stagione ci conduce alla volta del Monte Gropà, dove accanto al grande e mai terminato rifugio troviamo l'arrivo della Seggiovia di Caldirola, che scarica decine di bikers pronti a scendere sui tracciati della località dell'alta val Curone.
Continuiamo la nostra tranquilla camminata mantenendoci sul crinale, che ora scende in direzione del Passo di Brusamonica, l'antico convento che si trovava sul crinale, facendo attenzione a non venire investiti da qualche ciclista (in questo tratto è sempre bene tenere occhi e orecchie aperte). Raggiunta la segnalazione di Passo Brusamonica, abbandoniamo il sentiero 200 per seguire un breve tratto non segnalato, ma sempre evidente: scendendo verso sinistra, su quelle che in inverno sono piste da sci, attraversiamo un ampio prato e, oltrepassata una pista da downhill con salto (attenzione all'attraversamento), scendiamo leggermente, fino a prendere, poco prima di un secco tornante verso sinistra, una traccia di sentiero che prosegue diritta tra gli alberi e che, più avanti, troveremo segnalata con il numero 115.
Dopo un tratto pinaeggiante, la traccia si butta in discesa e conduce ad una vasca asciutta, quella della Fontana Moietta, oltre la quale proseguiamo in leggera salita, fino a prendere, in corrispondenza di una segnalazione per MTB (LaPierre Fun), una traccia non segnalata verso sinistra, che si fa ben presto in ripida discesa e conduce nell'ampio pianoro che ospita la Fontana Nascosta, dove troviamo un'area attrezzata per la sosta con tanto di griglia e, ovviamente, acqua fresca a volontà (la vasca dell'acqua è, appunto, "nascosta", ma la troverete in pochi istanti).
Proseguiamo oltre la Fonte su un sentiero non segnalato che però, sempre evidente, conduce dopo una ripida discesa all'intersezione con il sentiero 106 Caldirola-Monte Ebro, nel tratto tra Caldirola e il Rifugio Orsi. Lo imbocchiamo svoltando a sinistra e seguendolo a ritroso in discesa fino agli oltre 1100 metri della Colonia Provinciale di Caldirola, dove il piazzale pieno di auto ci dà un'idea di quante persone oggi hanno scelto di camminare in alta val Curone. Seguiamo ora l'asfalto in discesa e con l'ausilio di una scorciatoia e di una scaletta, oltrepassate le villette della parte alta di Caldirola (il Villaggio La Gioia), raggiungiamo la partenza delle piste da sci e downhill, nel punto dove si trova il Bar La Capannina.
E' ora di pranzo, anzi è già tardi e così optiamo per una puntata in Capannina, dove ordiniamo due panini all'amico titolare Andrea, che ci mangiamo sotto il sole, sui tavoli esterni della Capannina, oggi colmi di gente.
Ci prendiamo una mezz'oretta di pausa, tra un panino e una coca, prima di ripartire, quindi ci rimettiamo in cammino e torniamo sull'asfalto per ridiscendere verso Caldirola, fino poco oltre un ampio piazzale (bacheca informativa sul sentiero 107) dove prendiamo a sinistra, in ripida salita, una via asfaltata segnata appunto con il 107, che diviene poi sterrata, conducendo nei pressi di una stalla.
Al bivio che sovrasta la stalla, abbandoniamo il sentiero 107 per proseguire diritti, su una strada forestale non segnalata ma sempre evidente, che conduce all'interno della pineta di Caldirola. Nonostante il caldo terribile e il fondo pietroso della nostra strada, riusciamo a riportarci piuttosto velocemente all'ombra, in prossimità dell'ingresso in pineta. I panorami da qui sono suggestivi e strani, in un certo senso, con la vista dell'alta Val Curone da un'angolazione piuttosto particolare, che si estende fino a Lunassi e Forotondo. Oltrepassata la pineta, raggiungiamo l'intersezione con il sentiero proveniente da Morigliassi, che scende a destra, che imbocchiamo in senso opposto, prendendo lentamente a salire: poco oltre, un nuovo bivio, al quale ignoriamo la strada di sinistra (che conduce al Monte Giarolo) per prendere quella, pianeggiante e non segnalata, di destra.
La strada forestale taglia le pendici del Monte Giarolo all'interno di una bella faggeta, presentando solo di rado alcuni saliscendi e conduce, in circa mezz'ora di cammino, all'intersezione con il sentiero 200 che da Borgo Adorno sale al Monte Giarolo, nel tratto sopra a Costa delle Lesaie. Da qui la vista torna a farsi incredibilmente panoramica ed è davvero un peccato non fermarsi a scattare qualche fotografia. Raggiunto questo punto panoramico, scendiamo solo per poche decine di metri in direzione di Giarolo, per poi svoltare bruscamente a sinistra seguendo le indicazioni "Rifugio", imboccando la strada per i Piani di San Lorenzo.
Tra molte pozzanghere, aggiriamo i numerosi versanti del Giarolo che sovrastano Borgo Adorno e, dopo aver oltrepassato due rii, arriviamo finalmente in vista del Rifugio dei Piani di San Lorenzo, dove questa mattina eravamo partiti.
Bella camminata, piuttosto impegnativa per il caldo. Peccato solo per il gps che mi abbandona a un passo dalla fine del sentiero dimenticandosi di registrare un tratto di percorso, comunque sempre evidente. Sarà per un'altra volta!
Piani di San Lorenzo | Il Rifugio | Sentiero 210a |
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Bivio ss. 210/210a | Salendo sul 210 | |
Verso il Monte Giarolo | ||
Compaiono le antenne | ||
Vista verso Chiappo e Lesima | L'Antola | Guardando verso il mare |
Lesima e Chiappo | Gropà , Panà e Cosfrone | Val Besante |
Arrivo sul Giarolo | Panorama su Val Borbera e Besante | |
Verso la pianura | Il Redentore del Giarolo | |
Verso la cima | Panoramica sulla dorsale | |
Panorama verso la pianura | ||
Dal Giarolo al Chiappo | Panorama verso la pianura | |
Verso il Gropà | Salogni, Bruggi e il Lesima | Sentiero 200 |
Primavera | Monte Gropà | |
L'arrivo della seggiovia | Panorama dal Gropà | Passo Brusamonica |
Sentiero 115 | Verso la Fonte Moietta | |
Fontana Moietta | Deviazione per la Nascosta | |
La Fontana Nascosta | Arrivo sul sentiero 106 | |
Verso la Colonia provinciale | Caldirola | Caldirola-Villaggio La Gioia |
Caldirola-Villaggio La Gioia | Caldirola | La deviazione sul sentiero 107 |
Stalla | Il sentiero piano per la pineta | |
Il Chiappo | Ebro, Panà e Caldirola | |
Verso la pineta | Lunassi | |
Forotondo e Lunassi | Salogni, Bruggi e il Chiappo | Sentiero in pineta |
Sentiero piano per S.Lorenzo | ||
Vista verso il tortonese | ||
Breve tratto sul sentiero 200 | ||
Deviazione a sx per S.Lorenzo | Arrivo ai Piani di S.Lorenzo | |