4 settembre 2018
ANELLO BASSO DI CALDIROLA
Curioso trekking su sentieri poco frequentati
DATA ESCURSIONE: 16/08/2018
PARTENZA E ARRIVO: Caldirola (mt. 1012)
TAPPE INTERMEDIE: Fontana purissima; Fontana della salute; bivio sentiero 106; bivio Satisfaction trail; bivio Bravo Face
LUNGHEZZA ITINERARIO: circa 5,7 km
TEMPO DI PERCORRENZA: circa 2,30 h.
DIFFICOLTA': E/EE per assenza di segnalazioni
SEGNAVIA: nessuno
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Caldirola, il paese dell'alta val Curone da cui provengo, ha una poco conosciuta rete di vecchi sentieri che da tempo mi sto riproponendo di riscoprire, anche se fino ad ora ho sempre dovuto scontrarmi con l'assenza di tempo e con la mancanza di aiuto. In attesa di capire se riuscirò nel mio progetto, ho approfittato delle vacanze appena trascorse per inventarmi un anello "basso" di Caldirola, con partenza e arrivo dal paese vecchio anziché, come comunemente accade, dal Villaggio La Gioia.
La mia partenza è avvenuta direttamente da casa ma, per facilitare l'accesso a chi volesse ripetere il trekking, indichiamo come luogo di partenza Piazza XXIV Maggio. Da qui, ci dirigiamo verso il Villaggio La Gioia utilizzando la strada provinciale anche se, per chi volesse, è possibile utilizzare il percorso alternativo del "parco giochi", l'area per bambini che dovrebbe essere (ed invece non è) curata dal Comune di Fabbrica Curone, percorso leggermente più lungo ma in mezzo al verde e non trafficato. Raggiunto il piazzale adiacente ai condomini S.Anna (partenza del sentiero 107 "La via del Redentore"), chi avesse optato per il percorso alternativo si può ricongiungere alla provinciale e, da qui, si prosegue in salita verso il Villaggio La Gioia, ignorando il bivio a sinistra per l'ex Caseificio e, di poco oltrepassato il B&B Villa Tea, svoltiamo a sinistra seguendo una sgangherata indicazione per la "Fontana Purissima" (si legge ormai solo più il primo pezzo del cartello).
Dopo un primo tratto su asfalto tra alcune villette, si inizia a perdere dolcemente quota su sterrato, costeggiando una costruzione dell'acquedotto e proseguiamo fino nei pressi della Fontana Purissima (oggi asciutta), che si trovava nei pressi di una curva dove ancora è riconoscibile il passaggio del rio (vecchi gabbioni). Poco oltre, ci si para davanti un bivio: ignorata la strada che scende a sinistra (si ricollega alla vecchia strada Salogni-Caldirola che seguiremo al ritorno) ci manteniamo a destra in salita, seguendo le indicazioni per la "Fontana della salute": il percorso sale con decisione in una bella faggeta e di tanto in tanto si incontrano segnalazioni per la fontana verso la quale siamo diretti.
Dopo avere piegato leggermente verso destra, un cartello ci ricorda di svoltare a sinistra, immettendosi su un nuovo sentiero proveniente da destra (dalla strada diretta alla Colonia provinciale): il percorso avanza ora piacevole nel bosco, incontrando alcune diramazioni alle quali non è possibile sbagliare perché sono presenti segnalazioni. Tenendo così la sinistra ad entrambe le biforcazioni, scendiamo per poche centinaia di metri fino a raggiungere la Fontana della salute, situata a cavallo di una sottile lingua di terra, ai margini di un dirupo, costituita da un piccolo tubo dal quale sgorga acqua.
Ci fermiamo pochi istanti, il tempo di una piccola sosta, poi ripartiamo seguendo a ritroso l'ultimo tratto di sentiero fino in corrispondenza del bivio: qui svoltiamo a sinistra, tenendo la traccia ignorata in precedenza e prendiamo a salire nel bosco con un percorso non segnalato, ma comunque piuttosto evidente e, a tratti, impegnativo, utilizzato come pista di MTB e pertanto da affrontare con attenzione. Dopo alcune decine di minuti di ripida salita, pieghiamo progressivamente verso destra raggiungendo l'intersezione con il sentiero 106 diretto al Rifugio Orsi, poco oltre il suo imbocco nei pressi della Colonia provinciale (sono presenti segnalazioni di percorsi di MTB).
Svoltiamo secco a sinistra, seguendo il familiare percorso del sentiero 106 che si sviluppa in salita piacevole nel bosco: raggiunto il bivio per la Fontana Nascosta (a destra) svoltiamo a sinistra immettendoci su un percorso di recente segnalato e aperto per le MTB dal Ristorante Da Rico, denominato "Satisfaction Trail", che affrontiamo per la prima volta. Raccomando attenzione perché in caso di arrivo di MTB, bisogna essere veloci a togliersi dal percorso lasciando strada libera ai ciclisti, ai quali questo percorso dovrebbe essere riservato: tuttavia, noi lo abbiamo affrontato in una anonima giornata di metà settimana in cui di bikers non c'era nemmeno l'ombra e quindi ce lo siamo potuti gustare con tutta la calma del mondo.
Seppure un po' ripido in alcuni brevi passaggi (d'altra parte è per le MTB) il sentiero scende alternando anche alcuni tratti piacevoli e perde quota continuamente, portandosi sul fronte opposto rispetto alla Fontana della Salute visitata in precedenza. La traccia è sempre evidente e marcata con due quadrati azzurri e concede, di tanto in tanto, qualche particolare vista su Caldirola, sulla Colonia provinciale e sulle antenne del monte Giarolo; quindi alterna, nell'ultimo tratto brevi discese all'aperto su fondo di pietre a scaglie e tratti più dolci nel bosco, offrendo nel finale una suggestiva visuale su Salogni. Un ultimo, ripido tratto di discesa, conduce all'intersezione con la vecchia strada Caldirola-Salogni (in questo punto anche sentiero "Bravo Face") nei pressi di un bel tratto panoramico su Salogni.
Ignorata la prosecuzione del Satisfaction Trail verso l'Albergo da Rico, prendiamo ora a seguire verso sinistra la vecchia strada Caldirola-Salogni che ora seguiremo fino a destinazione, ignorando anche le successive deviazioni verso destra (sentiero Bravo Face, sentiero per la fonte La Seita). La strada, non segnalata e piuttosto malridotta, è comunque facilmente intuibile e dopo un primo tratto di discesa, avanza in leggera salita oltrepassando alcuni rii particolarmente scenografici, offrendo anche viste inusuali su Caldirola, che inizia a comparire in lontananza a mano a mano che si prosegue lungo il sentiero e che se non lo sapessimo, probabilmente penseremmo di che diavolo di paese si può trattare.
Quando la vecchia strada per Caldirola curva decisa in salita verso sinistra (si ricongiunge alla fontana Purissima) la abbandoniamo proseguendo verso destra su un poco evidente sentiero, che in un'ambientazione davvero caratteristica oltrepassa un suggestivo piccolo rio, per poi tornare leggermente a salire tra le farfalle e l'erba alta (viste su Lunassi) e, costeggiata una parete di roccia, compaiono finalmente di fronte a noi le case di Caldirola. In salita su un sentiero poco riconoscibile, oltrepassiamo un piccolo rio e con vista sui vicini ruderi delle vecchie cascine di Caldirola, attraversiamo un bel rio su un ponticello in ferro, oltre il quale si trova una bella fontana. Poche centinaia di metri ai piedi di grandi grotte ci riportano tra le case di Caldirola, che raggiungiamo oltrepassata la "madonnina del sasso", sbucando nella bella piazzetta in sasso a fondo paese.
Imboccando la ripida via del paese, saliamo fino a casa (noi) e fino a Piazza XXIV Maggio voi, punto di partenza di questo curioso e affascinante anello basso di Caldirola!