5 giugno 2018
ANELLO DEL MONTE GIAROLO
Breve escursione in alta val Curone
DATA ESCURSIONE: 26/05/2018
PARTENZA E ARRIVO: Caldirola, Villaggio La Gioia (mt. 1100)
TAPPE INTERMEDIE: Passo Brusamonica (mt. 1394); M.te Gropà (mt. 1446); M.te Giarolo (mt. 1473)
LUNGHEZZA ITINERARIO: circa 6,8 km
TEMPO DI PERCORRENZA: circa 1,45 h.
DIFFICOLTA': E
SEGNAVIA: nessuno (200 per il tratto di crinale)
Ogni tanto è bello ritornare anche a casa, no?
Era da un po' che non camminavo sui miei monti e anzi, con questa primavera così piovosa non camminavo in generale da un po' di tempo. Così mi sono voluto godere una bella giornata di sole a Caldirola, per una volta evitando di partire dalla Colonia provinciale, sicuramente il punto più comodo per raggiungere i numerosi sentieri dell'alta val Curone: lasciamo la macchina al Villaggio La Gioia, all'arrivo della Seggiovia e partiamo con la nostra camminata proprio da qui.
Partenza assolutamente non soft, visto che ci si para davanti il ripidissimo canalone, il tratto finale delle piste da sci e MTB di Caldirola. Lo dobbiamo affrontare con molta calma, anche per il caldo tremendo della giornata, ma guadagnamo quota molto rapidamente e, quando ci voltiamo alle spalle, la Tavernetta La Capannina è già lontana e il panorama, alle sue spalle, si estende sui calanchi di Nivione che precedono la conca in cui si trova Varzi.
Dopo il primo e più ripido tratto, il canalone piega verso sinistra e, in corrispondenza della vecchia stazione di arrivo dello skilift, spiana leggermente, consentendo di tirare un po' il fiato: ma è solo un momento, perché in breve si riprende a salire con decisione e, dopo un'altra curva verso destra, si raggiunge l'intersezione con il sentiero proveniente dalla Colonia provinciale (attenzione perché in questo tratto sbucano bikers da tutte le parti).
Un bivio ci si para davanti: che direzione seguire?
Scegliamo di tenerci la più ripida pista n.2, quella che scende ripida alla nostra destra, per il ritorno, allargando la salita fino alle pendici del monte Panà. Prendiamo così la ripida rampa della pista n.3 verso sinistra e, dopo averla percorsa, ci teniamo nuovamente a sinistra, salendo fino all'intersezione con la pista n.4, che oggi seguiremo. Svoltiamo così nuovamente a sinistra (abbandonando la pista n.3 che prosegue diritta) ed entriamo nel bosco, dove dopo un tratto più o meno pianeggiante (belle viste su Caldirola), svoltiamo con un secco tornante in salita a destra, raggiungendo l'intersezione con il sentiero (poco evidente) 115 proveniente dalla fontana Moietta. Un breve tratto di salita fangosa al limitare degli alberi ci porta nell'ampio prato attraversato dalle piste da downhill, da cui vediamo in lontananza le antenne del Giarolo.
La pista n.4 piega verso sinistra e sale ripida alla volta di Passo Brusamonica: qui, anziché salire verso il crinale utilizzando il sentiero nel bosco a filo di costa (molto trafficato dalle MTB, anche pericoloso) saliamo verso sinistra raggiungendo il colletto panoramico tra i monti Panà e Gropà, da cui le viste si aprono sulla val Borbera. Piegando verso destra, seguiamo il sentierino panoramico verso Brusamonica e dopo continui piacevoli saliscendi, raggiunta la zona dei ruderi dell'antico convento, intersechiamo per un breve tratto le piste da downhill (Attenzione!) per ritornare sulla più ampia traccia proveniente da Passo Brusamonica, che ora raggiunge la dorsale del Monte Gropà, percorrendola fino all'arrivo della Seggiovia con il vicino rifugio abbandonato.
Dal Gropà i panorami sono splendidi verso la val Borbera e le dorsali alle sue spalle, ma il mare oggi non si vede per la presenza di una discreta foschia.
Passiamo davanti al rifugio e superiamo una piccola radura, sbucando sul lungo crinale che condurrà al Monte Giarolo: lo percorriamo lentamente, godendocelo tutto. Lo conosciamo come le nostre tasche ma non smette mai di affascinarci, con le sue splendide viste verso le vicine vette della val Curone e della val Borbera e, a mano a mano che prendiamo quota, ci avviciniamo sempre di più alle antenne che occupano la cima del Giarolo.
Dopo l'ultima ripida, ma breve, salita, eccoci in vetta al nostro amato Giarolo, dove ci fermiamo poco, giusto il tempo di scattare qualche foto della pianura distesa ai piedi della montagna, poi ripartiamo verso Caldirola, ripercorrendo la dorsale a ritroso con le splendide viste verso i monti Lesima, Chiappo ed Ebro.
Prima di raggiungere la radura che ci separa dalla vetta del Gropà, teniamo la sinistra poco dopo un elettrodotto, infilandoci nel bosco su quello che era un sentierino-scorciatoia e che oggi è diventato una pista da downhill: facciamo bene attenzione che non ci siano MTB in zona e seguiamo per un tratto pianeggiante la traccia tra i faggi. Quando la pista da downhill piega verso sinistra noi proseguiamo diritti, innestandoci su un'altra pista che scende ripida fino ai piedi della Seggiovia. Qui, tenendo come riferimento i cavi della seggiovia, scendiamo tra i prati della pista numero 2, che offre splendide viste sull'alta val Curone, su Caldirola e Montecapraro.
Seguendo la evidente pista, di tanto in tanto tagliata da percorsi MTB, raggiungiamo il canalone e, seguendolo in ripida discesa, giungiamo ben presto in vista del Villaggio La Gioia, con l'arrivo della Seggiovia e l'inconfondibile sagoma della Capannina, dove ci fermiamo a mangiare qualcosa per completare degnamente la giornata.
Tornare a casa è sempre molto soddisfacente!