19 settembre 2018
ANELLO DEI SANTUARI DELLA VAL BORBERA
Breve trekking ad anello con partenza da Liveto
DATA ESCURSIONE: 09/09/2017
PARTENZA E ARRIVO: Liveto (mt. 318)
TAPPE INTERMEDIE: Madonna della Mercede; Santuario Bambino di Praga
LUNGHEZZA ITINERARIO: circa 6,5 km
TEMPO DI PERCORRENZA: circa 1,45 h.
DIFFICOLTA': E
SEGNAVIA: 278+275+276+277
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Un annetto fa ci siamo dedicati alla scoperta di quel tratto di val Borbera nei dintorni di Borghetto e di certo non poteva mancare, in questa fase, una curiosata ai tre piccoli santuari/oratori che si trovano lungo la dorsale che separa le valli Borbera e Spinti. Consapevoli del fatto che dovesse necessariamente trattarsi di una escursione piuttosto breve, abbiamo deciso di approfittare di una giornata dal punto di vista meteo non particolarmente esaltante, salvo accorgersi, al momento della partenza, che il tempo, più brutto del previsto, forse non ci avrebbe permesso di realizzare l'intero anello che avevamo in mente. Così abbiamo optato per un giro leggermente più corto, rinunciando ad un santuario (la chiesa di Santo Stefano) e spostando la partenza dell'itinerario a Liveto.
Raggiunto Liveto in auto, parcheggiamo oltre il paese nei pressi del piccolo lago che si trova a bordo strada in direzione di Cerreto Ratti e torniamo di pochi passi a ritroso verso Liveto per imboccare il sentiero 278, che sale sulla sinistra. Una strada evidente e polverosa che nel primo tratto sale piuttosto ripida in direzione del primo dei due Santuari che visiteremo oggi, quello intitolato alla Madonna della Mercede, segnalato ad un'ora di cammino: ci sembra subito un po' troppo ma non avendo mai percorso questo itinerario, decidiamo di controllare.
La salita è costante e la strada attraversa il bosco di acero e roverella raggiungendo finalmente un punto in cui sembra spianare: ci manteniamo a destra seguendo le segnalazioni del sentiero 278 nei pressi di un bivio nelle vicinanze di un appostamento dei cacciatori e dopo poco intravediamo in lontananza un cartello: è quello che segnala il bivio per la Madonna della Mercede, distante solo poche centinaia di metri. Indubbiamente, il cartello ad inizio percorso era sbagliato perché in nemmeno trenta minuti di piacevole cammino abbiamo già raggiunto il primo Santuario.
Saliamo brevemente alla volta della bella chiesetta con la facciata in pietra e scattiamo qualche foto dell'esterno e anche dell'interno, o meglio di quel poco che si riesce ad intravedere attraverso due piccoli vetri ai lati della facciata.
Abbandonata la chiesetta campestre, percorriamo a ritroso per un breve tratto la deviazione appena percorsa e raggiunto il bivio, continuiamo sul sentiero 278 raggiungendo in un attimo la linea di crinale che fa da spartiacque tra le valli Borbera e Spinti, dove incontriamo il sentiero 275 proveniente da Roccaforte Ligure e diretto a Vignole Borbera. Lo seguiamo verso valle, camminando comodamente sulla linea di crinale per un tratto non molto panoramico, fatta eccezione per qualche piccolo scorcio in direzione dell'abitato di Sezzella. Raggiungiamo dopo un tratto pianeggiante un bivio non segnalato, al quale occorre mantenersi a destra in discesa: il sentiero si sposta per un breve tratto sul lato della val Borbera poi ritorna sul crinale dove prende ad avanzare in leggera discesa, regalando una insolita visuale della irregolare vetta del Bric Castellazzo.
Si raggiunge un nuovo bivio, al quale le segnalazioni proseguono a sinistra, prima di scendere decise alla volta del bivio tra i sentieri 275 e 276 (bivio di Costa Muta): a questo punto abbandoniamo il sentiero 275, che prosegue verso Vignole, per tenerci a destra sul sentiero 276, che dopo un primo tratto di salita torna a scendere e quindi ad avanzare in piano, raggiungendo nei pressi di un'area attrezzata per la sosta (in decadimento) un punto panoramico sulla val Borbera da Borghetto a Persi, con belle viste su Cà del Bello e sui ruderi del Castello di Sorli fino al Monte Giarolo.
Ignorata la svolta verso destra del sentiero 276 (che scende a Castel Ratti), proseguiamo sul sentiero 277 che avanza pianeggiante e, dopo aver fatto ingresso per un breve tratto nel bosco, sale con una rampetta al retro del caratteristico Santuario del Bambino di Praga. Ne approfittiamo per una breve sosta fotografica, visto che il santuario si trova in una bella zona preceduta da un viale alberato e proseguiamo lasciandoci la chiesa alle spalle, iniziando - sempre sul sentiero 277 - la discesa in direzione di Castel Ratti.
Discesa piuttosto breve, a dire il verso, perché dopo un secco tornante e un paio di curvette, all'uscita dal bosco si giunge già in vista delle case di Castel Ratti e di Borghetto e, con un comodo cammino pianeggiante, arriviamo sull'asfalto dove proseguiremo - attraversati Castel Ratti e Liveto - fino a concludere il nostro percorso ad anello.
Escursione semplice, poco faticosa e breve, ideale per le giornate in cui si ha poco tempo. Ripensandoci a posteriori, si sarebbe potuto includere nel percorso anche il primo dei santuari partendo da Cerreto Ratti, visto che poi il tempo impiegato non sarebbe stato molto di più. Ma vorrà dire che la chiesetta di Santo Stefano la visiteremo un'altra volta!