DALLA FONTE CERUSA AL BRIC DEL DENTE E AL FORTE GEREMIA
Semplice itinerario tra Turchino e Faiallo
PARTENZA: Fonte Cerusa (mt. 1044)
ARRIVO: Forte Geremia (mt. 806)
TAPPE INTERMEDIE: Bric del Dente (mt. 1107), Sella del Barné (mt. 894), Pendici M.te Giallo
LUNGHEZZA ITINERARIO: circa 10 km (a+r)
TEMPO DI PERCORRENZA: circa 3 h. 40 min (a+r)
SEGNAVIA: AV
Torniamo in direzione del mare per una nuova escursione invernale sulla tratta dell'Alta Via dei Monti Liguri. Ricorderete qualche settimana fa il racconto della tappa 20, dal Faiallo a Pra Riundu, bene, oggi siamo sulla tappa 21, che unisce i due valici del Faiallo e del Turchino.
Salendo dal Turchino in auto, parcheggiamo l'auto nei pressi della Fonte Cerusa, in prossimità di uno spiazzo della SP del Faiallo, che in questo punto offre la vista sull'entroterra. Non abbiamo un'idea ben precisa del sentiero che percorreremo, sicuramente vorremmo andare sul Bric del Dente, per il resto si vedrà cosa il tempo e la voglia ci permetteranno di fare. Eh si perché la giornata, bella ovunque, qui è nebbiosa e fosca, quasi da minacciare acqua: il tipico tempo da Faiallo....
Zaino e scarponi, si parte. Percorrendo a ritroso l'ultimo centinaio di metri di asfalto percorsi in auto, oltrepassiamo un tornante della strada e raggiungiamo le segnalazioni dell'Alta Via, che seguiamo verso sinistra. Il sentiero, pressoché pianeggiante alternato a tratti di leggera salita, taglia sul versante dell'entroterra la montagna, regalando le prime viste sul Bric del Dentino. Dopo un tratto di salita, il percorso torna a farsi pianeggiante e oltrepassate alcune imponenti rocche, corre in direzione del Bric del Dente, esattamente di fronte a noi. Giunti in un bel punto panoramico, possiamo ammirare sotto di noi la suggestiva provinciale del Faiallo e il vallone del torrente Cerusa, nonostante il tempo uggioso non sia particolarmente clemente.
Poco oltre il bivio per Tiglieto, abbandoniamo l'Alta Via per deviare, in ripida salita verso sinistra, alla volta della vetta del Bric del Dente. La salita è breve e conduce ad una piccola sella da cui inizia il nostro veloce avvicinamento alla prima vetta di giornata: dopo un tratto pianeggiante, che conduce ai piedi delle imponenti rocche che ne disegnano la vetta, saliamo aiutandoci con le mani all'interno di innocui canalini rocciosi, fino a raggiungere la panoramicissima vetta del Bric del Dente, o Monte Dente (1107 mt.). La vista e ampia e un po' di sole fa ora capolino tra le nubi regalandoci una visuale migliore, nonostante una fitta foschia: riusciamo così a vedere chiaramente Masone, il Bric del Dentino e il mare, che si scorge appena appena alle spalle della foschia.
Al termine della lunga sosta in cima al monte, dove ne abbiamo approfittato per scattare un po' di foto sotto al sole, decidiamo di proseguire alla volta del Forte Geremia, che intravediamo in lontananza in direzione del Turchino. Evitiamo di scendere per la diretta del Bric del Dente, che si ricongiunge all'Alta Via, per tornare sul sentiero dell'andata, percorrendo così un tratto a ritroso, fino all'incirca al bivio per Tiglieto, dove ci innestiamo nuovamente sull'AV per tagliare orizzontalmente il ripido versante del Bric del Dente che dà verso la val Cerusa. I panorami, neanche a dirlo, sono splendidi per quel poco che si può vedere.
Raggiunta l'intersezione con la diretta del Bric del Dente, proseguiamo in piano tra caratteristici affioramenti rocciosi, per poi iniziare a scendere lentamente, con il sentiero che si sposta leggermente verso l'entroterra, per poi raggiungere attraverso stretti e ripidi tornantelli, la Sella del Barné (mt. 894), dove il sentiero costeggia la strada provinciale e dove incontriamo le deviazioni per Rossiglione e Fiorino. Senza arrivare sull'asfalto, proseguiamo alla volta del Monte Giallo, verso cui si inerpica lo stretto sentierino, che regala, alle spalle, meravigliose viste sul Bric del Dente.
Al termine della salita, senza raggiungere la vetta del Monte Giallo, ci manteniamo sul sentiero marcato AV che lo taglia lateralmente sul versante della val Cerusa, correndo parallelo alla provinciale del Faiallo, mentre di fronte a noi comincia a vedersi in maniera chiara e definita il Forte Geremia, la nostra destinazione di giornata. Oltrepassato il Monte Giallo, il sentiero prende a scendere in maniera più decisa alternando le viste sul mare a quelle della frazione Cappelletta di Masone, per poi proseguire pianeggiante in direzione del Forte, vero e proprio punto di riferimento nel corso della camminata, anche nel tratto in cui, poco prima di raggiungere l'asfalto, le segnalazioni appaiono per un breve tratto più rade.
Scesi sull'asfalto, lo seguiamo per pochi metri, salvo immediatamente deviare nuovamente sulla sinistra seguendo le segnalazioni dell'Alta Via. Prendiamo una sterrata seguendo le indicazioni per il Forte Geremia, in direzione del quale camminiamo e, oltrepassato un rudere, in corrispondenza di un bivio, abbandoniamo l'AV che scende verso il Turchino per mantenerci a destra e salire brevemente fino al Forte.
Forte Geremia, costruito a difesa della Valle Stura nel post primo conflitto mondiale, ha la peculiarità di essere invisibile da molti punti proprio perché costruito all'interno della montagna, mimetizzato da un terrapieno erboso e quando lo raggiungiamo ci pervade una sensazione di abbandono. Freddo e imponente, circondato dagli ancora perfettamente visibili fossati, lo aggiriamo godendoci il panorama, prima di spostarci sul retro e sederci su di un prato a mangiare qualcosa.
Ai nostri piedi, il Passo del Turchino e l'A26, di fronte a noi svetta il becco di Punta Martin, mentre il mare appare intravedersi sempre a fatica, nascosto dalla foschia grigia. Quando ci rialziamo, per tornare verso la partenza, facciamo ancora in tempo a notare le suggestive gallerie scavate sui fianchi della montagna, ad uso del Forte.
Dal Forte decidiamo di scendere sulla strada nei pressi di una costruzione diroccata e di goderci il ritorno sull'asfalto della panoramicissima provinciale del Faiallo. Così, seppur lungo, il ritorno è piacevole e diventa un continuo scatto di immagini in direzione del mare, con le luci che rapidamente cambiano, sul far della sera. Suggestivo è l'avvicinamento ai piedi del Bric del Dente, che così imponente e illuminato dalle luci tardo-pomeridiane, appare estremamente fotogenico. Il porto di Genova inizia a farsi più nitido, così come le navi che lo avvicinano e compare anche, in lontananza, in direzione opposta, la lunga dorsale delle nostre montagne, con Giarolo ed Ebro nettamente distinguibili.
Raggiungiamo l'auto non particolarmente stanchi, per una volta. La giornata, fortunatamente non ha preso una brutta piega da un punto di vista meteo, permettendoci di concludere un'escursione comunque piacevole e, sicuramente, da ripercorrere con il cielo terso!
Il sentiero AV | ||
---|---|---|
Bric del Dentino | Verso il Bric del Dente | |
Bivio per Tiglieto | Panorama sulla val Cerusa | |
Deviazione per il Bric del Dente | La ripida salita | Verso il Bric del Dente |
Il canalino roccioso finale | Bric del Dente | |
Panorama verso Masone | ||
Panorama dalla vetta | ||
Panorama verso il Faiallo | ||
Il Beigua | ||
Scendendo dal Dente | ||
Tornati sull'AV | ||
La provinciale del Faiallo | ||
Il Monte Giallo | Verso la Sella del Barné | |
Sella del Barné | Il Bric del Dente | |
Il Dente salendo sul Giallo | Verso il Monte Giallo | |
Il monte Giallo | ||
Verso Forte Geremia | ||
Forte Geremia | ||
La strada per Forte Geremia | Forte Geremia | Bric del Dente |
Forte Geremia | Forte Geremia | |
Bric del Dente | ||
Panorama verso Punta Martin | ||
Vista sul Turchino | Il fossato del Forte | |
Panorama dalla provinciale | ||
Vista verso il Dente | Bric del Dente | |
Dente | Panorama sul mare | |
Panorama verso i monti di casa | ||