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CIASPOLATA AD ANELLO SUL MONTE GROPA'

Breve escursione con le ciaspole nei dintorni di Caldirola

PARTENZA E ARRIVO: Caldirola, Colonia Provinciale (mt. 1100 circa)

TAPPE INTERMEDIE: Bivio sentiero 115; Fontana Moietta; Passo Brusamonica; Rifugio Monte Gropà

LUNGHEZZA DEL PERCORSO: circa 5 km

TEMPO DI PERCORRENZA: circa 2 h cammino effettivo

SEGNAVIA: 106+115+200

 

Siamo a marzo e continua a nevicare manco fossimo in pieno inverno. A differenza del 2013, anno in cui la neve si concentrava in settimana lasciando ampi weekend soleggiati, quest'anno pare aver deciso per il contrario e quindi diventa anche difficile riuscire a trovare un fine settimana discreto per poter sfruttare la neve.

Anche questa volta le previsioni non sono delle migliori, ma a Caldirola c'è un bel sole. Così decidiamo in fretta e furia di partire per un giretto veloce, sulle montagne dell'alta val Curone: la mèta di questa giornata è il Monte Giarolo.

Raggiungiamo la Colonia Provinciale in tarda mattinata, giusto in tempo per vedere che molti altri hanno avuto la nostra stessa idea: il piazzale è pieno di neve e così c'è la fila di macchine lungo la strada. Troviamo un posto e ci mettiamo gli scarponi e lo zaino, quindi raggiungiamo, ciaspole alla mano, il piazzale della Colonia, dove le indossiamo, anche se la neve, qui, non sembra poi tantissima.

Per variare il percorso, decidiamo di partire utilizzando il sentiero 106, quello diretto al Rifugio Orsi e al Monte Ebro, proprio mentre il cielo sereno inizia ad offuscarsi per merito di un po' di nebbia, che sembra scendere dalla cima delle montagne. La neve sul sentiero non è molta e comunque è già stata battuta da chi ci ha preceduto, quindi la ciaspolata non è particolarmente faticosa. Dopo un bel panorama sull'alta val Curone divisa tra sole e nebbia, ci immergiamo nella luminosa faggeta seguendo il sentiero che sale dolcemente e, oltrepassati alcuni punti in cui la neve è interrotta dall'esondazione di qualche piccolo ruscelletto, raggiungiamo il bivio - non segnalato - per la Fontana Nascosta. Proprio qui, un albero è caduto sul sentiero e rende difficoltoso il passaggio. 

Poco più avanti, ecco le segnalazioni del sentiero 106, che devia a sinistra in salita, più la deviazione "fantasma" per il Monte Panà di cui ho già parlato molte volte, ma che ricordo ancora per evitare che qualcuno si faccia ingannare: da quel punto, non esiste nessun sentiero per il Monte Panà (in realtà il sentiero per il Panà parte dal cancello in legno posto all'uscita della successiva pineta).

Seguiamo il 106 in salita e dopo alcuni stretti tornanti, torniamo lentamente a scendere, fino a raggiungere il successivo bivio - a destra in salita - con l'indicazione per il Rifugio Orsi. Il sentiero attraversa la piccola pineta avvolta dalla nebbia e i primi fiocchi di neve iniziano a cadere, così sottili che sembrano spinti dal vento.

Quando il sentiero, all'interno della pineta, prende a salire, prendiamo la deviazione che non ti aspetti: quella per il sentiero 115, un percorso che pochi conoscono, che spesso passa inosservato perché non è segnalato in maniera evidente ai rispettivi imbocchi e perché non è catalogato sul portale della Provincia. Presumo sia la bretella di collegamento tra il Monte Giarolo e il Rifugio Orsi.

Svoltiamo così a destra sul sentiero 115, che taglia un bosco innevato e nebbioso - così nebbioso, e poco segnalato in alcuni punti, da farci venire qualche dubbio sulla direzione da seguire - conducendo in un ampio spiazzo dove, superato un ruscello, si dirige verso la Fontana Nascosta (raggiungibile deviando in discesa a destra su una traccia non segnalata). Evitata la deviazione per la Nascosta, giungiamo dritti dritti alla Fontana Moietta, una vasca asciutta e innevata nel bel mezzo del bosco.

Dalla Moietta, il sentiero prende a salire con un breve rampetta e, attraversato un bel bosco in piano, sbuca in un pianoro con vista sulle montagne che separano la val Curone dalla valle Staffora, che preannuncia l'arrivo sulle piste da sci di Caldirola.

La neve qui è parecchia e la ciaspolata inizia a farsi più faticosa. Seguiamo le tracce di chi è passato prima di noi e, oltrepassata la deviazione, non segnalata, per le pendici del Panà, sbuchiamo nell'ampio pratone innevato nei pressi di un salto della pista da downhill. Vediamo in lontananza la cima del Giarolo sotto al cielo azzurro e ancora crediamo di poterla raggiungere: qui però sta nevicando in maniera insistente e se peggiorerà, saremo costretti a fermarci prima!

Una breve rampa in salita ci conduce al Passo Brusamonica, dove incrociamo il sentiero numero 200 diretto al Monte Giarolo. Lo seguiamo svoltando a destra e, costeggiati i ruderi - ormai pressoché invisibili - del convento di Brusamonica, ci manteniamo sul crinale, ora in salita. Le condizioni meteo, però, sono proibitive: vento forte, bufera di neve orizzontale da sud e nebbia con visibilità azzerata.

Come facciamo ad andare al Giarolo?? Decidiamo di arrivare almeno al Rifugio del Monte Gropà, dove proveremo a trovare un po' di riparo (il rifugio è fatiscente..), giusto in tempo per mettere qualcosa sotto i denti e vedere se il tempo mostrerà qualche cambiamento. Così, percorriamo l'ultimo tratto di crinale dove la neve è tanta e la camminata più difficoltosa, raggiungendo, in breve, quel che rimane del rifugio di recente costruito e mai aperto. Ci mettiamo sotto al balcone, dove però il vento e la neve non danno tregua, così, vedendo una porta spalancata sotto al terrazzo, decidiamo di entrare per ripararci.

Mangiamo un panino in piedi, mentre fuori impazza la bufera. Che facciamo? 

Torniamo verso Caldirola, neanche da dire. Le condizioni meteo sono pessime, non avrebbe senso andare fino al Giarolo per rimanere congelati e vedere poco o nulla, data la nebbia bassa. Così usciamo dal nostro riparo e raggiungiamo nuovamente il crinale, che percorriamo per pochi metri in direzione di Brusamonica, salvo poi prendere la prima pista sulla sinistra e iniziare a scendere, fino a raggiungere l'ampio pianoro che ospitava, un tempo, l'arrivo della Seggiovia. Qui il vento è sicuramente meno fastidioso che poche centinaia di metri più in alto, ma ciò nonostante optiamo per scendere dritto per dritto, sulla pista più veloce, visto che continua a nevicare imperterrito.

Arriviamo così alla Colonia Provinciale e ci togliamo le ciaspole nel piazzale, per raggiungere, a piedi, la macchina parcheggiata poco distante, mentre la neve continua a cadere. Peccato, perché se il tempo avesse tenuto, si sarebbe potuto raggiungere almeno il Giarolo e impegnare anche il pomeriggio, mentre invece la camminata si è rivelata più corta del previsto. Ma ci ritenteremo....

Il piazzale della Colonia

Il piazzale della Colonia

Imbocco sentiero 106

Imbocco sentiero 106

Alta val Curone

Alta val Curone

Sentiero 106

Sentiero 106

Verso il bivio per la fonte nascosta

Verso il bivio per la fonte nascosta

Indicazione errata per Panà

Indicazione errata per Panà

Il sentiero sale ripido

Il sentiero sale ripido

A destra in salita per Rif. Orsi

A destra in salita per Rif. Orsi

La pineta

La pineta

Imbocco del sentiero 115

Imbocco del sentiero 115

Il 115 nella nebbia

Il 115 nella nebbia

Nei pressi della fonte nascosta

Nei pressi della fonte nascosta

Verso la fonte Moietta

Verso la fonte Moietta

Fontana Moietta

Fontana Moietta

Rampa verso le piste

Rampa verso le piste

Sentiero 115

Sentiero 115

Pianoro panoramico

Pianoro panoramico

L'arrivo sulla pista n. 4

L'arrivo sulla pista n. 4

Pianoro vicino Passo Brusamonica

Pianoro vicino Passo Brusamonica

Il Monte Giarolo

Il Monte Giarolo

Salita verso passo Brusamonica

Salita verso passo Brusamonica

Passo Brusamonica

Passo Brusamonica

Sentiero 200

Sentiero 200

Il 200 sulla linea di crinale

Il 200 sulla linea di crinale

Arrivo sul Monte Gropà

Arrivo sul Monte Gropà

Nebbia e bufera sul Gropà

Nebbia e bufera sul Gropà

Il fatiscente rifugio

Il fatiscente rifugio

L'arrivo della seggiovia Caldirola

L'arrivo della seggiovia Caldirola

Il rifugio

Il rifugio

Dopo la bufera

Dopo la bufera

A un passo dalla vetta
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