DAL GUARDAMONTE A BAGNARIA
Una breve escursione tra val Curone e valle Staffora
PARTENZA: Guardamonte (mt. 700)
ARRIVO: Bagnaria (mt. 333)
LUNGHEZZA DEL PERCORSO: oltre 8 km (a+r)
TEMPO DI PERCORRENZA: poco oltre 3 h. (a+r)
SEGNAVIA: 103 fino a metà discesa verso Bagnaria; dopo nessun segnavia
L'escursione da Guardamonte a Bagnaria è strana. Innanzi tutto, risale a più di un anno fa e quindi è bene raccontarla anche velocemente, prima che possa perdere la memoria del sentiero (anzi, già ora devo aiutarmi con le foto). E poi è nata un po' per sbaglio, perché in realtà, quel giorno, la mia mèta era un'altra.
Quando quella mattina di gennaio sono arrivato al Guardamonte, dopo aver lasciato l'auto non distante dall'omonimo agriturismo, ai piedi del Monte Vallassa, sono partito con l'intenzione di seguire il sentiero 103 almeno fino a Dego, il piccolo paesino posto sul crinale di fronte (già visitato nel racconto dell'escursione ispirata ai luoghi di Pippone da Varzi...).
Così mi metto in cammino sull'asfalto in direzione della valle Staffora, ammirando alla mia destra splendide viste sul Monte Giarolo e sulla val Curone, Gremiasco in particolare. Mantengo l'asfalto passando sotto alle rocche del Guardamonte, fino ad arrivare al cartello che segna l'inizio del Comune di Bagnaria, in corrispondenza del quale abbandono la carrabile per prendere il sentiero sulla destra, marchiato con le segnalazioni bianche e rosse con il numero 103.
Il sentiero, dopo un inizio pressoché pianeggiante, prende a scendere e attraversa una zona fangosa, da cui però si gode di una bella vista sulla valle Staffora, che spazia dai calanchi sotto di noi fino alla Rocca di Oramala, a Varzi e, alle sue spalle, ai monti Alpe e Penice. Che dire, le premesse per una bella camminata ci sono tutte, visto questo splendido e panoramico tratto di sentiero.
Di fronte a me, ecco materializzarsi i tetti di Castagnola e, poco distante, Dego, quella che dovrebbe essere la mia mèta e che probabilmente raggiungerò dopo un ripido saliscendi. Ma per ora non ci penso, il sentiero è ben segnalato e scende anche piuttosto dolcemente. Alle mie spalle, le rocche del Guardamonte. Dopo aver attraversato un altro suggestivo tratto con vista su entrambe le vallate (o meglio, sui calanchi di entrambe le vallate), la discesa si fa più ripida e il sentiero leggermente peggiore ma regala una bella vista, di fronte a me, del lungo crinale dal Bogleglio al Chiappo, che fa da spartiacque tra le alte valli Curone e Staffora.
Al termine della ripida discesa, il sentiero regala una prima, fugace, vista del paese di Bagnaria sul lato della valle Staffora e si fa pianeggiante, attraversando un boschetto costellato di pozzanghere.
Una nuova discesa, questa volta in mezzo a una pineta, conduce nei pressi di una biforcazione della strada, dove un dubbio mi assale: da che parte andare? Entrambi i sentieri scendono, uno verso sinistra e uno verso destra. Un'altra piccola traccia, meno evidente, sembra risalire verso destra. Eppure il sentiero di sinistra è indicato da un piccolo cartello bianco-rosso a forma di freccia. Sarà quello giusto?
Non vedendo altre segnalazioni nei dintorni, decido di seguire la strada di sinistra, anche se a dire il vero, segnalazioni con il numero 103, fino a quel momento ben presenti, non se ne vedono più. Potrei averle perse qualche metro prima, a qualche bivio poco evidente, chi lo sa?
Il sentiero scende, in maniera sempre più ripida, al centro della pineta e nei punti in cui la vegetazione si fa meno folta, riesco a intuire che sto seguendo la strada sbagliata per il Dego, che si trova da tutt'altra parte: il pensiero di aver ignorato una poco evidente deviazione verso destra si fa sempre più strada dentro di me. Ma ormai sono qui e quindi...non volendo tornare indietro, decido di seguire fino in fondo questo sentiero, cercando di scoprire dove diavolo andrà a finire.
Che andrà a finire a Bagnaria lo intuisco dopo una lunga e ripida discesa, quando vedo le case del paese spuntare oltre il letto dello Staffora, anche se cerco fino all'ultimo di capire se ci possa essere, anche da qui, un percorso di collegamento con il 103 che prima ho perso. La risposta, però, è no, o perlomeno credo di no.
Un ultimo tratto pianeggiante precede un'altra ripida discesa, che mi conduce nei pressi di un ampio terreno coltivato, ai bordi del quale si trova una cascina isolata: ne approfitto per qualche panorama di Bagnaria, nel frattempo comparso nuovamente alla vista. Procedo ancora per alcune centinaia di metri, immettendomi sulla traccia della carrareccia che conduce al cascinale e cammino in direzione del paese costeggiando il Rio della Crocetta, giungendo prima alla frazione di Torretta e, successivamente, tra le case di Bagnaria.
Per il ritorno, non avendo voglia di ripercorrere lo stesso itinerario dell'andata, opto per una salita su asfalto alla volta del Guardamonte, passando per la frazione di Moglia. Strada panoramica, ma assolutamente ripida. Forse era meglio il sentiero!
Guardando poi la traccia da seguire, nei giorni successivi, mi rendo conto di aver perso il sentiero proprio in corrispondenza della biforcazione del sentiero, dove avrei dovuto svoltare a destra e risalire. Sono stato un pollo! Ma ne è uscita comunque una bella passeggiata su un sentiero che prima non conoscevo!
Il Monte Vallassa | Panorama verso il M.te Penice | |
---|---|---|
Il M.te Giarolo e la Val Curone | Gremiasco | |
Le rocche del Guardamonte | L'imbocco del sentiero | |
Panorama sulla valle Staffora | ||
Varzi | ||
La ripida discesa | ||
Il punto dove ho perso il sentiero.. | ||
Frazione Moglia | Sentiero per Bagnaria | Bagnaria |
Bagnaria | ||
La cascina | ||
Torretta | ||
Bagnaria | ||
Risalendo verso il Guardamonte | ||
Varzi | ||
Panoramica verso il Giarolo |