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DA MINCETO AL REALE

Ovvero la salita al Reale...da un'altra prospettiva...

PARTENZA: Minceto (mt. 638)

ARRIVO: Monte Reale (mt. 902)

LUNGHEZZA DELL'ITINERARIO (A/R): poco oltre 4,5 km

TEMPO DI PERCORRENZA (A/R): 3 ore

SEGNAVIA: tre palline gialle

 

L'ho già detto che i sentieri del Monte Reale sono i più belli che abbia mai percorso?

Si, credo di averlo già detto. Ma ne avevo percorso solo uno, quello con partenza dalle Cascine di Ronco e qualcuno di voi avrà detto che il mio era un giudizio ancora incompleto. Ora che ho percorso anche quello con partenza da Minceto, signori miei, posso dirvi che il giudizio è ampiamente confermato, anche per quello che riguarda il sentiero proveniente dalla parte opposta.

Minceto è un tranquillo paesino aggrappato alle prime montagne che sovrastano Ronco e il fiume Scrivia. Ci si arriva con una stradina che sembra quasi di essere sulle montagne russe: di poco oltrepassato Ronco, la si imbocca sulla sinistra, in prossimità di una curva e da qui si parte con uno slalom di sottopassi e ponticelli che, spostandosi da una parte all'altra dell'autostrada e della ferrovia, permettono finalmente di imboccare una tranquilla stradina che sale tra le montagne. La strada conduce ad un bivio, a destra per Pietrafraccia, a sinistra per Minceto. Nomi che mai avevo sentito prima, ma che da quando mi sono messo a studiare l'appennino e i suoi sentieri, appaiono sempre più familiari.

Minceto appare come una copia di Cascine. Una stretta stradina che sale, un piccolo spiazzo dove parcheggiare l'auto non distante dal cartello con il nome del paese. Ci prepariamo con zaino, scarponi e tutto quanto serve, per incamminarci in breve sulla stretta stradina asfaltata, che si addentra tra le case. Attraversiamo il paese, che è comunque caratteristico, con qualche finestra delle case aperta e qualche anziano contadino al lavoro nella stalla. Guardando tra i muri delle case, si riesce a intravedere, là in alto, la chiesa di Monte Reale, sulla quale dovremo arrivare al termine della nostra escursione odierna. Dopo le ultime case, eccoci in prossimità della chiesa, che già avevamo intravisto dalla partenza del nostro itinerario: è di colore chiaro, un po' strana rispetto a quelle che siamo abituati a vedere, in particolare per uno stretto e lungo campanile appuntito. 

Oltre la chiesa, la strada lascia l'asfalto per farsi sterrata e sale regalando alcune viste su Ronco e, alle sue spalle, i monti Tobbio e Alpe, proseguendo poi la propria corsa, dopo alcuni tornanti, sotto a una ripida parete di puddinga, conducendo ad un bivio e, poco distante, ad una cappella votiva. Sembra davvero una riproposizione del sentiero che sale da Cascine.

Nei pressi della cappelletta, si trova il bivio tra il sentiero che conduce al Monte Reale, segnalato con tre palline gialle, che seguiremo, e quello invece diretto alle Rocche del Reopasso, marcato con la doppia X gialla. 

Il percorso aggira la cappella, portandosi sul retro della montagna e prosegue pianeggiante o in salitella appena accennata sul lato della val Vobbia, regalando tra gli alberi le prime belle viste sulla vallata. La vetta del Reale, dai dintorni della cappelletta, è segnalata a un'ora di cammino.

Il sentiero è particolarmente piacevole e perfettamente curato, fatta eccezione per due punti in cui le forti piogge hanno letteralmente "mangiato" via parte del fondo, ma sui quali si può camminare tranquillamente facendo solo un po' più di attenzione. Un tratto in leggera salita conduce in un tratto che corre accanto ad alcune imponenti rocce, regalando alcune splendide viste su Montecanne, Marmassana e sulle costruzioni abbandonate del paese di Cassissa, alle spalle del quale corre il lungo crinale che dall'alpe di Cassissa arriva al Bric delle Camere. E' davvero una vallata splendida e selvaggia, come solo l'appennino sa regalarne.

Finalmente, anche la salita si fa più decisa e sul sentiero fanno la loro comparsa alcuni tronchi che, fungendo come dei gradini, accompagnano ai piedi di una alta roccia di conglomerato dove si trova anche una panchina: è la Rocca de Premè, un torrione di puddinga a forma di cono, che è raggiungibile con una breve arrampicata (presumo, visti i cavi che si intravedono). Il sentiero lo lambisce, non permettendo di ammirarne l'imponenza, cosa che invece potremo fare tra alcune centinaia di metri.

Eh si, perché il sentiero ora prende a correre dapprima in leggera discesa, quindi prende a salire, superando il bivio per il villaggio di Griffoglieto e salendo rapidamente di quota fino a giungere in un punto in cui, voltandosi, si gode appieno della vista sulla Rocca de Premè e, alle sue spalle, le Rocche del Reopasso, in particolare la Carrega do Diao. Da qui, torna a vedersi anche Ronco Scrivia, tagliato in due dall'autostrada e dal fiume, con l'acqua che brilla illuminata dal sole.

La salita si fa più ripida e si aumenta rapidamente di quota, su di un sentiero a tratti coperto dagli alberi ma a tratti decisamente panoramico, fino a raggiungere un punto in cui, la mulattiera, taglia orizzontalmente il versante della montagna, conducendo, dopo un'ultima salita in un tratto disboscato, all'incrocio con il sentiero proveniente da Cascine, poco sotto alla cima del Reale. Ci sono, in questo tratto di sentiero, punti da cui si può ammirare una bella vista sul mar Ligure, proprio alle spalle delle montagne che delimitano il territorio di Ronco.

Percorriamo l'ultimo tratto, che è stato interessato da una frana ma che è già stato adeguatamente palificato e raggiungiamo la bacheca in legno nuova di zecca su cui campeggia la scritta "Benvenuti al Monte Reale - Parco dell'Antola". Alle spalle, si vede la chiesetta di cima.

Evitiamo di deviare verso la zona attrezzata con tavoli e panche dove si può vedere l'ingresso di una delle tre gallerie fatte scavare alla fine del 1600 da Carlo Spinola, conte di Ronco e che si spingono (una soltanto, a dire il vero) fin sotto la chiesa e raggiungiamo la vetta, dove, dopo una rigenerante merenda sotto il sole invernale, posso dedicarmi finalmente a scattare qualche foto.

Il sole riflette nelle acque del mar Ligure, conferendo loro un colorito arancione che risalta permettendo di riconoscerlo in lontananza, alle spalle di Ronco. Con un buono zoom, ne catturo i dettagli: le navi in acqua, le ombre delle costruzioni del porto. Spostandomi verso ovest, ecco la cima del Tobbio offuscata dalla nebbia, la cappella di vetta del Monte Alpe di Porale e il poco distante Bric del Fuoco. Ma anche il Monviso, il Cervino e, a sorpresa, una spettacolare casualità: il Santuario di Monte Spineto che sbuca dalla nebbia, proprio davanti alla sagoma inconfondibile del Monte Rosa. Continuando a correre con lo sguardo, ecco il paesino di Montecanne, dall'alto della sua splendida posizione panoramica, dietro al quale si intravede sbucare dalle montagne il campanile arancione di Lemmi e, ancora più indietro, la chiesetta del borgo dimenticato di Rivarossa. E poi il Giarolo, Montessoro, Cassissa, Caprieto, San Fermo, Vallenzona....la vista dal Reale non ha eguali. Scruto l'interno della chiesetta dal portone principale, poi la aggiro per portarmi sul retro, dove svetta l'aquila degli alpini.

In direzione del mare iniziano ad addensarsi minacciose nuvole nere, che fanno da sfondo ai miei ultimi scatti. Ma come hanno fatto presto ad arrivare, altrettanto velocemente se ne vanno, lasciando spazio ad un caldo sole pomeridiano, che ci accompagnerà lungo tutta la discesa fino a Minceto, regalando una splendida luce rossastra agli ultimi chilometri. Perfino la Rocca de Premé, con questi colori caldi, sembra essere meno imponente. Arriviamo a Minceto quando il sole se ne sta andando alle spalle dell'appuntito campanile.

Questo sentiero, come quello che arriva al Reale da Cascine di Ronco, è molto breve, ma davvero caratteristico e ben tenuto. Se lo sommate agli splendidi colori di una bella giornata invernale, non potrete che essere entusiasti della vostra camminata!

Ah...e poi...tornando verso casa...ci è scappata qualche foto al tramonto...non potevo dir di no.

Qualcuna dalla Madonna della Pace di Borassi, qualcuna dal castello di Borgo Adorno....le trovate qui sotto, sono le ultime!

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A un passo dalla vetta
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