RITORNO SEMPRE VOLENTIERI
...e non potrebbe essere altrimenti....
Ritorno sempre volentieri in questo angolo di Val Borbera dove arrivai forse troppo tardi, visto che ne sentivo parlare da parecchio tempo. Arrivare tardi significò per me l'impossibilità di testimoniare attraverso immagini e parole quello che avrei visto all'interno della meravigliosa chiesa di San Rufino: trovai il portone chiuso, sbarrato con possenti spranghe e solo guardando attraverso la fessura della porta riuscii ad intravedere qualcosa di meraviglioso, per sempre deturpato dall'abbandono.
La chiesa era - ed è ancora - un'imponente cattedrale in mezzo al bosco, anche se non la si vede da nessun punto della stretta stradina che vi conduce. Solo oltrepassate le poche case della frazione di Cerendero, dove la strada si fa - se possibile - ancora più stretta, oltre una curva compare questo meraviglioso complesso architettonico che lascia letteralmente a bocca aperta. Si trova leggermente più in basso rispetto al piccolo cimitero di Cerendero e poco prima delle tre o quattro abitazioni che compongono il nucleo di Canarie, affacciata sulla valle del torrente Gordenella, a guardare dritta in faccia le frazioni di Dova Inferiore e Superiore, con la cappella di San Fermo poco distante.
Ora è così pericolante da non essere sicuro nemmeno avvicinarsi per fare due foto, ma non ho saputo resistere e sono tornato per scattare qualche nuova immagine del campanile sullo sfondo del cielo sereno e per infilare nuovamente il cellulare nella fessura del portone e immortalare lo splendido affresco del Battesimo di Gesù nel Giordano ancora perfettamente conservato.
Mi ha emozionato tornare, esattamente come la prima volta, quando sotto alla pioggia e in mezzo alla nebbia, scattai una foto in bianco e nero della chiesa e decisi che sarebbe stata la copertina del mio libro "I villaggi di pietra", nel quale potete leggerne la storia, pubblicata con la gentile concessione della ONLUS "Operazione San Rufino" assieme ad alcune immagini della gentilissima Valentina Incardona.
Sì, perché nonostante tutto, c'è ancora qualcuno che prova a combattere l'abbandono e che non si arrende a vedere una meraviglia del genere andare a pezzi. Per info e donazioni: http://www.operazionesanrufino.org/it/