LA TRAVERSATA DEL REOPASSO - PARTE I
Da Crocefieschi a Minceto
PARTENZA: Crocefieschi (mt. 742)
ARRIVO: cappelletta di Minceto (mt. 680 ca.)
TAPPE INTERMEDIE: pendici Reopasso, casa Fobé, pendici Bric delle Ciappe, pendici Bric dell'Aiuola, pendici Bric degli Alberi
LUNGHEZZA DEL PERCORSO: circa 8 km (solo andata)
TEMPO DI PERCORRENZA: circa 2 h. 30 min. (solo andata)
SEGNAVIA: quadrato giallo vuoto fin sotto le Biurche; tre bolli gialli fino al Bivio per la Carrega do Diao; XX giallo fino a Minceto
Ci siamo interrogati a lungo, io e Ilaria, sulla possibilità di completare la traversata Crocefieschi-Minceto senza dover salire sul Reopasso, visti i nostri problemi di vertigini e la presenza unicamente di sentieri EE per raggiungerne le vette (le due Biurche e la Carrega di Diao). Cerca, cerca, che alla fine abbiamo trovato un sentiero che, aggirando le pendici delle Rocche, ci ha permesso di superare l'ostacolo, consentendoci di scoprire altri splendidi luoghi mai frequentati prima d'ora.
Ma andiamo con ordine.
E' quasi metà mattina quando arriviamo a Crocefieschi, passando dalla val Vobbia. Lasciamo l'auto nel parcheggio in prossimità di una curva della strada, ci prepariamo e ci mettiamo in moto, dirigendoci in salita sull'asfalto fino in prossimità del bivio Savignone-Busalla, dove troviamo i cartelli gialli del Parco Antola con le indicazioni del percorso: Minceto è segnalato a due ore di cammino. Ci addentriamo tra i vicoli del paese, seguendo le segnalazioni (quadrato giallo vuoto) dipinte sui muri delle case, raggiungiamo la piazzetta e saliamo verso la chiesa, passandole accanto, quindi continuiamo in salita sull'asfalto, evitando le segnalazioni per il Monte Castello (che si dirigono a destra).
Mantenendoci su Via alla Rocca, giungiamo ai piedi del Santuario di N.S. della Guardia di Crocefieschi, situato in una splendida posizione panoramica e non possiamo fare a meno di avvicinarci per scattare qualche foto sia della chiesa che dello splendido panorama che da qui si può ammirare. Torniamo sull'asfalto e costeggiamo il muretto della chiesa per proseguire su una stradina di cemento, occasionalmente accompagnata da un corrimano in legno, che sale leggermente tra le ultime case del paese, con bella vista sulla valle del Seminella e, alle sue spalle, dei Monti Leco, Figne e Tobbio. La strada si fa ora sterrata e salendo leggermente di quota riusciamo a intravedere anche il Santuario della Guardia di Genova, quindi ritorna il cemento e continuiamo a salire abbandonandolo solo in corrispondenza di un bivio, dove seguiamo a sinistra le indicazioni quadrato giallo vuoto (ignorando a destra la salita per il Monte Castello).
Tra gli alberi, iniziano a intravedersi le Biurche del Reopasso, austere e ben definite, sotto a questo cielo blu intenso: la giornata è splendida (siamo a novembre) e fa quasi caldo senza giacca. Attraversiamo un piccolo boschetto che, dopo una suggestiva vista del Reopasso ci conduce, in prossimità di una bacheca informativa, ai piedi della prima delle vette del Reopasso, l'Anchise (o Lumaca del Reopasso, 882 mt.), dove troviamo il primo attacco alla Ferrata "Deanna Orlandini".
Evitiamo la ferrata mantenendoci invece sul sentiero segnalato col quadrato giallo vuoto, che passa sotto all'Anchise conducendo, in pochi minuti, ad un'area attrezzata ai piedi delle Biurche con panche e tavoli dove si trova il secondo attacco alla Ferrata.
Più che altro per curiosità, percorriamo i metri iniziali del tracciato della Ferrata, che si affacciano sulla val Vobbia regalando una vista meravigliosa del Monte Cravì (con la dorsale dell'Ebro alle spalle), di Vobbia e di San Fermo. La abbandoniamo piuttosto velocemente e torniamo sui nostri passi, continuando a percorrere il sentierino che passa ai piedi del Reopasso, leggermente esposto e dove ora fanno comparsa le catene, utili più che altro come corrimano visto che comunque sul sentierino, per quanto stretto e su roccia, si riesce a camminare ancora piuttosto bene. Ci troviamo nel tratto alle spalle delle due Biurche (Biurca Sud 934 mt., Biurca Nord 941 mt.) e da questo punto si può ammirare una visuale splendida di questi due alti pinnacoli di conglomerato sui quali possiamo a vedere alcuni scalatori all'opera. In una cengia sulla parete interna della Biurca Nord, ecco comparire anche il Bivacco Città di Busalla, da questo sentiero molto ben visibile.
Il percorso, sempre estremamente panoramico sulla valle Scrivia, alterna tratti pianeggianti ad altri in leggera salita (sono presenti alcuni gradini), in alcuni casi lievemente esposti e con catena, ma tutto sommato affrontabili piuttosto facilmente, prestando unicamente un minimo di attenzione (specie in caso di maltempo).
Raggiungiamo così, dopo un susseguirsi di tratti più e meno esposti, il punto il cui il sentiero quadrato giallo vuoto abbandona la traccia per inerpicarsi sulla roccia alla volta della Biurca Nord e del Bivacco Città di Busalla. Così, a occhio, questo sentiero non pare impossibile anche per i più sensibili alle vertigini e credo che il punto alla base delle due Biurche sia raggiungibile, con un minimo di attenzione, ma piuttosto agevolmente. Ve lo confermerò se mai proverò a percorrerlo: oggi non ce la sentiamo di provare e dopo esserci fermati a scattare qualche foto da questa singolare posizione, con la vista che ora, alle nostre spalle, arriva fino al Colle di Martellona e al vicino Monte Suia, riprendiamo il nostro cammino ignorando la prosecuzione all volta delle Biurche (e il sottostante sentiero diretto a Camarza) per continuare in piano sulla traccia da cui stiamo provenendo, marcata con tre bolli gialli.
Questo tratto di percorso aggira il tratto di Reopasso compreso tra le Biurche e la Carrega do Diao (Sedia del Diavolo, 956 mt.) così chiamata per la forma molto simile a quella di una sedia, il punto più affascinante e anche di più difficile accesso delle Rocche. Ecco infatti che dopo poche decine di metri, caratterizzati nuovamente da un susseguirsi di tratti rocciosi ed esposti e tratti invece più dolci e nel bosco, possiamo ammirare alla nostra destra l'imponente profilo della Carrega. Oltrepassate alcune grotte e alcuni suggestivi passaggi tra roccia (da questo punto, panorami imperdibili sulla Carrega do Diao e su Busalla) terminiamo questo tratto di raccordo immettendoci nel sentiero doppia croce gialla proveniente da Minceto e diretto alla Carrega do Diao (ben visibile il bivio per la vetta, su roccia).
Oltrepassato questo punto, il sentiero abbandona il conglomerato per infilarsi all'interno del bosco e, oltrepassata una sorgente (segnalazione sui massi), procede su un letto di foglie fino ad immettersi nella più ampia mulattiera diretta a Casa Fobe o Fobé, segnalata da alcuni cartelli in legno (Castagneu - Fobé). Un breve tratto in salita conduce ad un colletto dove il sentiero si sposta sul lato della val Vobbia, lasciando intravedere, tra gli alberi, uno scorcio di Montecanne, quindi esce allo scoperto, costeggiando le pendici del Bric delle Ciappe (836 mt.) e regalando una bella vista sul Monte Cravì e sulla val Vobbia.
Un secco doppio tornante (in corrispondenza del quale, tra gli alberi, si intravede il Castello della Pietra) anticipa una discesa che conduce al bivio con il sentiero diretto a Bastia (quadrato giallo pieno), che tuttavia ignoriamo, proseguendo sul sentiero marchiato XX gialla che ora torna sul lato della val Vobbia costeggiando le pendici boscose del Bric dell'Aiuola e giunge in un punto in cui si può ammirare una superba e inedita visuale sul Castello della Pietra.
Terminato l'ovvio momento fotografico, il sentiero con un secco tornante a sinistra evita la prosecuzione verso i vicini Bric degli Alberi e Bric Rebora, e prosegue pianeggiante nel bosco regalando le prime viste sul Monte Reale, sul borgo abbandonato di Cassissa e su Marmassana. Poco dopo, spunta anche il Monte Rosa innevato alle spalle di Griffoglieto. La mulattiera inizia leggermente a perdere di quota e il fondo si fa fangoso. Oltrepassati i resti di una vecchia automobile abbandonata, le discese si fanno più decise e tra gli alberi si possono apprezzare le prime viste su Pietrafraccia e su Minceto, la nostra destinazione, alla quale ci stiamo ormai avvicinando.
Dopo esserci immessi in una carrareccia più ampia, alcune grandi rocce sulla destra del percorso preannunciano l'arrivo alla cappelletta che sovrasta l'abitato di Minceto, piccolo borgo della valle Scrivia, esattamente nel punto in cui si incontra il sentiero che conduce al Monte Reale (ne abbiamo parlato qui). Ci fermiamo alla cappelletta, eretta qui "per grazia ricevuta" nel 1894 e intitolata alla Madonna della Guardia e mangiamo un panino seduti per terra ai piedi della cappelletta.
Mentre mangiamo, pensiamo al ritorno.
E' già piuttosto tardi, ma non siamo per niente stanchi. Camminare con questo tempo primaverile è una meraviglia e abbiamo qualche idea interessante sul sentiero da seguire per tornare a Crocefieschi.
Ma non possiamo minimamente immaginare quello che ci aspetterà..... [continua]
Indicazioni a inizio percorso | Crocefieschi | La chiesa di Crocefieschi |
---|---|---|
Veduta di Crocefieschi | Panorama verso il Monte Suia | |
Santuario della Guardia | La valle del Seminella | |
Panorama verso Busalla | Compare il Reopasso | |
Bastia | Figne e Tobbio | |
L'Anchise (Lumaca) | L'attacco della Ferrata | |
Le Biurche | Ai piedi delle Biurche | |
Monte Suia | Ai piedi della Biurca Sud | |
Panorama ai piedi delle Biurche | Il bivacco Città di Busalla | |
Il secondo attacco della Ferrata | ||
Vista sulla val Vobbia | Il Cravì e la dorsale dell'Ebro | |
Bivacco Città di Busalla | Il primo tratto esposto | Gradini |
Monte Suia | ||
Tratto esposto | ||
Panorama sulla val Seminella | Il sentiero sale sulla roccia | |
La Biurca e l'Anchise | La salita verso la Biurca | |
L'anchise | Segnavia tre bolli gialli | Panorama sulla valle Scrivia |
Tratto su conglomerato | ||
Ai piedi della Carrega do Diao | Curiosa grotta | |
Passaggio tra le rocce | La Carrega do Diao | |
Busalla | Passaggio esposto | |
Busalla | Bastia, Figne e Tobbio | |
Il sentiero XX gialla | Bivio Case Fobé | |
Il Monte Cravì | ||
Pendici Bric delle Ciappe | Cassissa | |
Castello della Pietra | Bivio per Bastia | |
Scorcio insolito del Castello | ||
Cravì e Castello della Pietra | ||
Monte Reale | Griffoglieto e il M.te Rosa | |
La cappelletta di Minceto |