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L'anello della Ghirlanda


La Fontana della Ghirlanda, particolare
La Fontana della Ghirlanda, particolare

Zona geografica: Basso Piemonte/Alta val Curone

Località di partenza: Bruggi (AL, mt. 1023)

Sviluppo: Bruggi; Fontana della Ghirlanda; Piani d'Inforca; Bruggi

Lunghezza percorso: km 6,5 circa

Tempo indicativo di percorrenza: 3,00/3,30 h.

Dislivello complessivo (+/-): 438 mt.

Segnavia: assente

Difficoltà: EE solo per l'assenza di segnalazioni (difficoltà di orientamento)

 



Accesso in auto: da Tortona (uscita A7), avvicinarsi all'Iper Oasi attraverso, alternativamente, la tangenziale di Tortona ovvero la SR10. Dalla rotatoria nei pressi dell'Iper, seguire la SP99 fino a Castellar Guidobono, quindi tenersi a destra sulla SP100 della val Curone. Seguire la SP100 per circa 30 km; oltrepassata la località Garadassi (sede Comunale), prendere a sinistra la SP113 e seguirla fino al suo termine.

A Bruggi è possibile parcheggiare l'auto lungo il torrente Curone, nei pressi della Chiesa parrocchiale intitolata a San Rocco.

 



Bruggi, la Chiesa di San Rocco
Bruggi, la Chiesa di San Rocco

Dalla Chiesa di San Rocco, si risale in cima alla piccola frazione. Per farlo, è possibile seguire alternativamente due vie: quella che attraversa il paese (proseguire oltre la chiesa e salire sulla sinistra) o quella che lo costeggia (tornare per un breve tratto a ritroso e prendere la "panoramica", la stretta rotabile che sale sulla destra). Entrambe le vie conducono ad una piazzuola al limite superiore di Bruggi.


Bruggi dall'alto
Bruggi dall'alto

Ignorando i sentieri segnalati per Lunassi e Forotondo (CAI 109 e 111), si sale sulla piccola rotabile per il Colle della Seppa, asfaltata solo inizialmente e, dopo poco, piacevole sterrata. La si segue per circa 1 km di dolce salita, quindi, oltrepassato un doppio tornante ravvicinato, all'incirca a metà di un breve tratto rettilineo diretto a nord-est, si trova, sulla destra, il poco visibile imbocco di una mulattiera.

Si tiene la sinistra per la Fontana della Ghirlanda
Si tiene la sinistra per la Fontana della Ghirlanda

La si segue, trovandosi immediatamente di fronte a un evidente bivio: si tralascia la strada di destra, che scende verso Bruggi, a favore di quella di sinistra, che avanza nel bosco diventando, via via, più evidente tanto che, sugli alberi, sono ancora visibili vecchie segnalazioni bianco-rosse del CAI e, di tanto in tanto, compaiono alcuni sbiaditi segnavia "cerchio giallo barrato".

La mulattiera piega progressivamente verso est e sale in maniera sempre più decisa, incontrando il suo tratto più ripido ai piedi di una parete di scaglie di pietra, ben riconoscibile in lontananza dalle montagne circostanti per la presenza di una rete simile ad un "cerotto" che la avvolge. Una decisa svolta del sentiero verso sinistra conduce sulla sommità della montagna, in un punto panoramico sulla dorsale dei monti Ebro e Gropà: facendo attenzione a non inciampare nei numerosi cavi che si trovano a terra, avvicinandosi al bordo del dirupo si può scorgere sul fondovalle il campanile della Chiesa di San Rocco da cui l'itinerario ha preso le mosse.

Il campanile sul fondovalle
Il campanile sul fondovalle

Da questo punto panoramico, la prosecuzione del sentiero può sembrare poco evidente ma in realtà, guardando verso l'Ebro, è sufficiente voltarsi di spalle e seguire la traccia che si infila tra gli alberi: il percorso piega verso sud-est e raggiunge in breve una biforcazione: si ignora la via di sinistra (che si utilizzerà per concludere l'anello) e si prosegue diritti, raggiungendo in pochi minuti, oltrepassata una passerella di legno, la Fontana della Ghirlanda (mt. 1365 circa), risalente al periodo fascista (come dimostra l'incisione sul frontale) e risistemata nel 2018.

Si ritorna sui propri passi fino alla precedente biforcazione e questa volta si prende la traccia alta: il sentiero sale moderatamente passando sopra alla Fontana della Ghirlanda, quindi piega progressivamente verso sud e, risalendo un bel bosco, conduce nella pineta di Bruggi, in località Piani d'Inforca (mt. 1440 circa), dove si trova il rudere di una capanna.

Da qui, ignorate le vie che permettono di salire in breve al Monte Garavé, sulla dorsale che separa Lombardia e Piemonte, si ridiscende verso Bruggi, seguendo alternativamente una delle due strade disponibili (una scende sulla sinistra della capanna, l'altra scende alle spalle della capanna), che si ricongiungono dopo poco meno di un chilometro di discesa.


Discesa nella pineta
Discesa nella pineta

Si continua a perdere quota con decisione, e dopo essere transitati nei pressi di una capanna in legno realizzata dai Forestali della Regione Piemonte (sulla sinistra, raggiungibile con una minima deviazione), si transita nei pressi di un altro poco riconoscibile sentiero diretto a Bruggi (sulla destra, bastone con nastro giallo a segnalarlo), raggiungendo poco dopo l'intersezione con il tratto finale di sterrata, nei pressi di un tavolo in legno con panche e di una poco distante fontanella (croce all'interno di un tronco).


La capanna dei forestali
La capanna dei forestali

Si prosegue tenendosi a destra, sulla sterrata che ora si fa più dolce e ci accompagna dapprima al bivio con il sentiero 116 ("La ripida", Bruggi-Monte Chiappo), che sopraggiunge da sinistra, e poco dopo, all'intersezione con la sterrata proveniente dal Mulino di Bruggi, sede delle manifestazioni estive della Pro Loco. Poche centinaia di metri conducono sull'asfalto nei pressi di una fontana, nelle vicinanze della Chiesa di San Rocco, punto di partenza dell'anello.

L'arrivo a Bruggi
L'arrivo a Bruggi

Guarda il video dell'escursione:




A un passo dalla vetta
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