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Da Costa Salata a Rocchetta Ligure: la dorsale del Monte Bossola

  • Immagine del redattore: aunpassodallavetta
    aunpassodallavetta
  • 3 giu
  • Tempo di lettura: 4 min

Il panorama dalla vetta
Un tratto del percorso

Dettagli del percorso e traccia

Zona geografica: Basso Piemonte/Val Borbera

Località di partenza: Costa Salata (AL, mt. 790)

Località di arrivo: Rocchetta Ligure (mt. 390)

Tappe intermedie: Sella M.te Bossola; Monte Bossola; Rovello Superiore

Lunghezza percorso: km 15,9 circa

Tempo indicativo di percorrenza: 5,30 h. circa

Dislivello (+/-):  929/1266 mt. circa

Segnavia: 200; 261; non segnalato per gran parte del percorso

Difficoltà: EE per l'assenza di segnalazioni e per i numerosi bivi



Accesso in auto


L'escursione

Al valico di Costa Salata (mt. 790 circa) si prende il sentiero 200 sulla destra dell'omonimo ristorante. Il sentiero si porta sul retro del ristorante e prosegue sullo spartiacque Sisola-Vobbia dapprima con andamento pianeggiante, quindi salendo con sempre maggiore decisione all'interno del bosco, superando alcuni tratti anche impegnativi, fino alle pendici del Bric di Cravella (mt. 941).

Si prosegue con alcuni saliscendi sul sentiero 200, fino a raggiungere, dopo circa 2 km dalla partenza, un evidente bivio dove sono presenti le segnalazioni del trail "Le porte di pietra". Qui si abbandona il sentiero 200 (che prosegue a destra, segnalazioni "porte di pietra") a favore della traccia di sinistra (segnalazioni "finestre di pietra"), che attraverso uno stretto sentierino nel bosco, conduce all'intersezione con una carrareccia proveniente da Costa Salata (partenza poco prima del valico, lato val Sisola). In breve, si raggiunge la linea di crinale che segna lo spartiacque tra le valli Sisola e Gordenella e ci si innesta su una più ampia sterrata proveniente da destra, dove si trovano le segnalazioni del sentiero 261.

Si prosegue sulla dorsale, con numerosi saliscendi all'interno del bosco, quindi il sentiero si sposta sul lato della val Gordenella e offre occasionalmente qualche scorcio in direzione del valico di San Fermo, dell'Antola e delle dorsali dell'Ebro, del Legnà e del Carmo. Si raggiunge, quindi, l'intersezione con la carrareccia proveniente da Prato e diretta a Canarie, che si segue per un brevissimo tratto in salita fino alla Sella del Monte Bossola (mt. 1100 circa).

Qui si abbandona la strada più evidente per tenersi a sinistra in salita e su una sottile traccia panoramica, si raggiunge la poco riconoscibile cima del Monte Bossola (mt. 1137) dove si trova una piccola croce e dove terminano le segnalazioni del sentiero 261.

Si prosegue oltre la cima tenendosi a destra e si inizia a scendere nel bosco con maggiore decisione, costeggiando una recinzione per il bestiame. Dopo alcuni brevi tratti all'aperto, capaci di regalare timidi scorci panoramici in direzione di Mongiardino Ligure, con un deciso tornante verso destra si fa nuovamente ingresso nel bosco, dove si prende a scendere con sempre maggiore decisione.

Ignorati, in rapida successione, due evidenti bivi sulla destra diretti a Cremonte e superato un tratto di discesa ripido e scavato dall'acqua, ci si innesta su una traccia proveniente da sinistra e, con andamento più piacevole e belle viste sul Bossola e sul Bric Castellazzo, si raggiunge l'abitato di Rovello Superiore (mt. 690 circa).

Oltrepassata una fontana, si prende a destra una traccia di sentiero che sale fino ad un bivio: si ignora la traccia di destra, diretta ancora a Cremonte, per tenersi a sinistra e proseguire sulla dorsale che separa le valli Sisola e Borbera. Il percorso mostra i primi panorami in direzione del Castello Spinola di Roccaforte e del Poggio (lato val Sisola) e della dorsale del Giarolo e dell'Ebro (lato val Borbera), avanzando piacevole tra i prati. Ignorato un bivio verso sinistra (diretto sempre a Rovello), si ignora anche il successivo (diretto a Sant'Ambrogio) e si attraversa un tratto di percorso dal caratteristico aspetto "lunare", oltrepassato il quale si raggiunge un nuovo bivio, nei pressi di una cappella votiva. Si ignora, anche qui, la traccia di sinistra, che scende a Sant'Ambrogio/Bregni, per tenersi a destra e proseguire sul crinale.

Al bivio successivo, si ignora nuovamente la traccia di sinistra - che sale alle antenne del Bricco che sovrasta Pagliaro Superiore - per tenere la traccia di destra, che si sposta sul lato della val Borbera e scende via via con maggiore decisione su fondo instabile.

Si incontra un nuovo crocevia, a cui si prosegue diritti e si avanza per un tratto in piano nel bosco, quindi si piega con decisione verso sinistra in discesa, ignorando la traccia di destra che scende verso i Piani di Celio. Dopo un ulteriore tratto pianeggiante, si ignora nuovamente la traccia di destra, che scende verso il Borbera, per tenersi a sinistra.

Finalmente il sentiero esce dal bosco e conduce in vista della dorsale del Monte Cravasana: ignorato il bivio di sinistra che scende verso Pagliaro Inferiore e le cascine della val Sisola, ci si mantiene ora sulla traccia principale che percorre il crinale scendendo progressivamente in direzione di Rocchetta Ligure.

I panorami si fanno via via più ampi in direzione della Croce degli Alpini, delle Strette di Pertuso e di Cantalupo Ligure, con belle viste in direzione della dorsale Gropà-Giarolo. Dopo una sfiancante discesa, si raggiunge il cimitero di Rocchetta Ligure e, su asfalto, seguendo una delle numerose vie, si raggiunge Piazza Regina Margherita a Rocchetta Ligure (mt. 390). Concludiamo la nostra escursione con i piedi a mollo nei pressi della confluenza Sisola-Borbera, vicino al ponte di San Nazzaro.


Photogallery


Videoracconto




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