Zona geografica: Basso Piemonte/Val Borbera
Località di partenza: Prato (AL, mt. 850 circa)
Sviluppo: Prato - Sella M.te Bossola - San Rufino
Lunghezza percorso: km 9 a/r
Tempo indicativo di percorrenza: 3,30 h. a/r
Dislivello complessivo (+/-): 567 mt.
Segnavia: nessuno
Difficoltà: E
Accesso in auto: da Vignole Borbera (uscita A7), svoltare a destra e seguire la SP140 della val Borbera fino a San Nazzaro (17 km circa). Qui svoltare a destra e seguire la SP145 di Mongiardino Ligure per 9 km; quindi, nei pressi dell'Albergo Ristorante Morando, svoltare a sinistra sulla stretta rotabile per Castellaro-Cavanna-Prato e seguirla fino al suo termine (circa 3 km).
La partenza dell'itinerario si trova poche centinaia di metri prima della frazione di Prato, in corrispondenza di un tornante nei pressi della postazione di raccolta dei rifiuti, dove è possibile lasciare l'auto.
Si segue la strada, inizialmente asfaltata, che però ben presto diviene sterrata e prende quota conducendo nei terreni che sovrastano la frazione. La carrareccia sale dapprima piuttosto ripida e raggiunge il Bivio di Prato (mt. 900). Tuttavia, le segnalazioni presenti non devono ingannare perché non paiono posizionate correttamente.
Si continua a salire sulla carrareccia, segnalata con tacche bianco-rosse, che ora si fa più dolce e dopo essere passati accanto ad una fontana si prosegue con ampi tornanti fino a raggiungere la base di un'ampia parete di roccia, dai piedi della quale si ammira una bella vista sulla sottostante frazione di Prato e sull'appennino ligure dal Reopasso fino al Monte delle Figne.
Si prosegue in costante salita raggiungendo, dopo alcune decine di minuti, l'intersezione con la sterrata - proveniente da destra - diretta alla Cima dell'Erta. La si ignora e proseguendo sulla carrareccia principale, si raggiunge immediatamente la Sella del Monte Bossola (mt. 1100), spartiacque tra le valli del Sisola e della Gordenella. Con una breve deviazione verso sinistra, si può raggiungere la vicina vetta del Monte Bossola.
Proseguendo sulla più ampia sterrata si passa sul lato della val Gordenella e si prende a scendere dolcemente. Superata la deviazione del sentiero 261 per Rosano, si continua con belle viste verso le dorsali del Carmo e dell'Antola, prima che la carrareccia si inoltri nel bosco e prenda a scendere con maggiore decisione. Dopo una lunga serie di tornanti, si raggiunge l'intersezione con la comunale che collega le frazioni di Cerendero e Canarie: proseguendo verso destra sulla rotabile, si giunge ben presto in vista dell'imponente rudere della Chiesa di San Rufino, antica cattedrale nel bosco abbandonata a causa della minaccia di una frana (per maggiori info, si veda la sezione "paesi fantasma" del sito).
Si fa ritorno a Prato seguendo lo stesso percorso dell'andata.
Guarda il video dell'escursione:
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