Dettagli del percorso e traccia
Zona geografica: Basso Piemonte/Val Borbera
Località di partenza: Roccaforte Ligure (AL, mt. 782)
Località di arrivo: Croce degli Alpini (mt. 830)
Tappe intermedie: Bivio ss. 260/275; Sella di Avi; Selletta M.te Cravasana; M.te Cravasana; Costone della Ripa
Lunghezza percorso: km 9,6 circa (a/r)
Tempo indicativo di percorrenza: 2,00 h. circa (a/r)
Dislivello (+/-): +/-380 mt. circa
Segnavia: 260 (brevissimo tratto non segnalato tra la deviazione per il M.te Poggio e la Selletta M.te Cravasana)
Difficoltà: E (presenza di un paio di brevi tratti leggermente esposti con cavo)
Accesso in auto
L'escursione
Dalla Pieve di San Giorgio a Roccaforte Ligure (mt. 782) si seguono le indicazioni del sentiero 260 che si dirigono verso il cimitero per poi risalire su strada inghiaiata verso il bivio per i ruderi del Castello Spinola. Ignorata la deviazione per il castello, si prosegue fino al poco distante bivio tra i sentieri 260 e 275, splendido punto panoramico sui ruderi del castello e sulle valli circostanti.
Si prosegue sul sentiero 260, che su un'ampia carrozzabile perde leggermente quota per poi risalire dolcemente, affacciandosi dall'alto sull'isolata valle del Rio Praino ed offrendo ampie viste sulle dorsali dell'Ebro, del Cavalmurone e del Carmo. Il percorso inizia a perdere quota transitando nei pressi del Monte La Croce, quindi spiana per un tratto e, su una suggestiva carrozzabile scavata nella puddinga, inizia a perdere progressivamente quota con belle viste sul Poggio e sul Giarolo, toccando il punto più basso in corrispondenza della Sella di Avi (mt. 732), dove si incontra il sentiero 256 diretto al borgo fantasma di Avi.
La carrozzabile risale con decisione dalla sella e in prossimità di un secco tornante verso sinistra, il segnavia 260 abbandona la più evidente strada per risalire su traccetta panoramica il versante del Monte Poggio. Noi qui abbandoniamo per un breve tratto il segnavia 260 e proseguiamo sulla carrozzabile, che si mantiene a mezza costa offrendo un meraviglioso panorama sulla valle del Rio Avi e sui ruderi dell'omonimo paese abbandonato, incontrando di nuovo il sentiero 260 che scende dal Poggio in corrispondenza della Selletta del M.te Cravasana (mt. 815), crocevia di sentieri: qui transitano, infatti, il sentiero 256 proveniente da Avi ed il 255 diretto a Pagliaro Inferiore.
Si prosegue sul 260 e poco oltre si abbandona la carrozzabile per seguire le segnalazioni che si mantengono a destra continuando su un più stretto sentiero tra gli alberi. Con una breve salita, si guadagna la boscosa vetta del M.te Cravasana (mt. 870) e ci si innesta sul tratto più interessante del sentiero, quello che percorre il Costone della Ripa. Con continui saliscendi e cambi di paesaggio, il percorso si fa ora incredibilmente panoramico sulla val Borbera e sulle dorsali circostanti, correndo sul crinale a pochi passi dallo strapiombo sul letto del Borbera senza tuttavia presentare tratti esposti (attenzione: chi soffre di vertigini può comunque provare fastidio nel percorrere alcuni tratti, vedere il video per maggiori dettagli).
Tra roverelle e cespugli di timo si attraversano splendide ambientazioni con belle viste, in particolare, su Rocchetta Ligure e Cantalupo Ligure e, oltrepassata l'intersezione con il sentiero 269 proveniente da Rocchetta Ligure (Sentiero del timo, EE, da non percorrere MAI in discesa per la sua pericolosità), si inizia a scendere di quota mentre la Croce degli Alpini si fa ben visibile in lontananza.
Superato il tratto terminale di un crinalino di conglomerato affacciato sulla valle del Rio Avi servendosi di un brevissimo tratto di corda metallica (utile per chi soffre di vertigini), si scende ancora mantenendosi ai margini del dirupo (un brevissimo tratto in particolare può risultare fastidioso), quindi si prosegue su sottile traccia fino ai piedi della salita terminale alla vetta. Qui si seguono i segnavia che risalgono il conglomerato e, servendosi di un ultimo tratto di corda metallica (utile a mantenere l'equilibrio in un tratto che può risultare fastidioso), si raggiunge la vetta della Croce degli Alpini (mt. 830).
Dalla croce di vetta, vero balcone panoramico sulla confluenza Sisola-Borbera, si possono ammirare i principali centri della val Borbera (Cantalupo, Rocchetta, Albera, Cabella) e quasi tutte le vette della zona. Proseguendo per un breve tratto oltre la croce in direzione Pertuso (attenzione al cavo metallico tirato ad altezza caviglia!) si trova una Madonnina in una nicchia scavata nella roccia.
Per il ritorno si segue lo stesso percorso dell'andata con i già richiamati inviti a fare attenzione nei pochi punti pericolosi del sentiero. La discesa a Pertuso sul sentiero 260 (tratto EE) è consigliata solo a chi non soffre di vertigini ed ha la dovuta preparazione per affrontare un percorso di tale difficoltà.
Photogallery
Videoracconto
Blog davvero molto bello e completo su una valle ricca di sorprese (che sto scoprendo ora). Complimenti! Abbiamo appena percorso il sentiero (EE) dal che Pertuso porta fino alla Croce degli alpini, divertente e variegato, a tratti esposto (ma non troppo) e ora caratterizzato dalla presenza di alcune capre solitarie.