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Da Torriglia al Monte Spigo


La Cappella della Panteca
La Cappella della Panteca

Dettagli del percorso e traccia

Zona geografica: Entroterra Ligure/Valle Scrivia

Località di partenza: Torriglia (mt. 769)

Località di arrivo: Torriglia (mt. 769)

Sviluppo: Cappella della Panteca; Monte Spigo; Donetta

Lunghezza: circa 9 km (anello) 

Tempo indicativo di percorrenza: circa 3,30 h. (anello)

Difficoltà: E

Segnavia: X gialla; T gialla

Traccia GPX


L'escursione

Per una giornata incerta, ci eravamo tenuti da parte questo itinerario, piuttosto breve, che voleva essere un anello, nelle intenzioni, e che poi si è trasformato in un anello chiuso su asfalto, a causa del tempo troppo brutto. Conosciamo poco la zona di Torriglia e questo è stato, se non altro, un modo per iniziare ad avvicinarsi a questi percorsi anche se, purtroppo, ce la siamo goduta poco a causa della pioggia.

L'anello del Monte Spigo è un percorso di cui si parla nella guida di Alessio Schiavi "La catena dell'Antola", libro da cui abbiamo preso spunto per le indicazioni da seguire: raggiunta Torriglia parcheggiamo l'auto e questo si rivelerà uno dei compiti più difficili della giornata, data la cronica assenza di parcheggi nel bel paesino dell'entroterra.

Lasciata l'auto nei pressi del bivio per Propata, quindi in cima al paese (scelta che ci tornerà utile sul finire dell'escursione), scendiamo tra le case armati di zaino e scarponi e attraversiamo il paese per raggiungere la partenza del percorso, che si trova lungo la provinciale: oltrepassata la chiesa, superiamo il ponticello sullo Scrivia e poco dopo, sulla destra, incontriamo le segnalazioni X gialla che si inoltrano in salita lungo una stradina. Il percorso è inizialmente asfaltato per il primo, ripido, tratto di salita, quindi, dopo aver attraversato un piccolo rio in un punto dove è necessario superare una piccola frana, spiana leggermente e prosegue su sterrato, fino a giungere tra le case della frazione Pietra, dove incrocia l'asfalto della rotabile diretta a Porcarezze. Saliamo per un breve tratto su asfalto, quindi nei pressi di una casa teniamo la sinistra seguendo le poco evidenti segnalazioni (Monte Moro e Monte Spigo, scritte sbiadite sulla casa).

Il percorso oltrepassa un altro piccolo rio e prende a risalire nel bosco, in un'ambientazione davvero caratteristica, incontrando un sentiero proveniente da Porcarezze, nel quale si immette proseguendo in direzione sud; quindi piega verso ovest facendo progressivamente uscita dal bosco e sale fino a scorgere, in lontananza, una cascina nelle vicinanze del sentiero. Oltrepassata una conca, si inizia ad intravedere, poco oltre la cascina, la Cappella della Panteca, situata nei pressi della Colletta di Monte Moro (mt. 999), che raggiungiamo al termine di un breve strappo di salita e nei pressi della quale ci fermiamo a mangiare visto che, essendo partiti tardi, è già mezzogiorno inoltrato.

Il meteo, che fino ad ora si era mantenuto soltanto incerto, si trasforma improvvisamente in brutto e siamo dubbiosi se proseguire o meno. Decidiamo di tentarci, e ci incamminiamo sul sentierino poco evidente segnato con la T gialla che parte nelle vicinanze della cappella e guadagna immediatamente quota, offrendo un bel panorama in direzione di Torriglia. A mano a mano che guadagnamo quota lungo la dorsale, il tempo peggiora e ora inizia anche a piovere: testardi come dei muli continuiamo a camminare e su un sentierino minuscolo che si sposta ripetutamente sui versanti della dorsale, saliamo ripidi fino alla vetta del Monte Spigo (mt. 1127) da cui si dovrebbe ammirare una bella vista di Torriglia ed invece da cui fatichiamo quasi a vedere la bianca croce di vetta, completamente nascosta dalla nebbia e visibile solo quando ci sbattiamo praticamente contro.

Credo di non essere mai rimasto così poco sulla cima di un monte: senza nemmeno scattare una foto (intanto non si vede nulla) iniziamo la discesa dallo Spigo con un sentierino stretto e ripido che avanza con numerosi saliscendi conducendo alla successiva anonima vetta del Monte Astazzone fino ad innestarsi, finalmente, all'interno del bosco, dove procede ora più piacevole fino alla intersezione con la rotabile diretta a Pentema. Continua a piovere, ma la nebbia si è alzata leggermente concedendoci un'altra bella vista della conca di Torriglia.

Raggiunto l'asfalto diretto a Pentema, anziché proseguire con il percorso dell'anello, visto il tempo velocemente peggiorato decidiamo di rimanere sull'asfalto e utilizzarlo per completare la nostra escursione, visto che siamo già sufficientemente bagnati ed infangati. Così, raggiunta Donetta, scendiamo sulla lunga rotabile che collega Propata a Torriglia, giungendo al bivio nella parte superiore del paese, dove abbiamo lasciato l'auto, quando la nebbia si è ormai diradata e un bel sole illumina la croce bianca del Monte Spigo, quella che poche ore prima, a momenti, nemmeno riuscivamo a vedere.

E' così, quando le giornate nascono storte, c'è poco da fare. Ci asciughiamo, cambiamo i panni fradici e saliamo in auto, pronti a fare ritorno a casa: è chiaro che al Monte Spigo ci dovremo tornare, però intanto oggi abbiamo iniziato ad orientarci un po' in queste valli sconosciute!


Photogallery



A un passo dalla vetta
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