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L'anello della "cua"


Punto panoramico lungo la cua
Punto panoramico lungo la cua

Dettagli del percorso e traccia

Zona geografica: Basso Piemonte/Val Sisola

Località di partenza: Pagliaro Superiore (AL, mt. 443)

Località di arrivo: Pagliaro Superiore (AL, mt. 443)

Lunghezza percorso: km 7,5 circa

Tempo indicativo di percorrenza: 3,15 h. circa

Dislivello complessivo (+/-):  564 mt. circa

Segnavia: nessuno; 260; nessuno

Difficoltà: EE (percorso in larga parte non segnalato e difficoltoso)

Traccia GPX


Accesso in auto

Da Vignole Borbera (uscita A7), seguire la SP140 della val Borbera verso monte (destra) fino a Cantalupo Ligure (17 km) e oltre l'abitato, in loc. San Nazzaro, prendere a destra la SP145 e seguirla per 3 km fino alla frazione Pagliaro Superiore. E' possibile parcheggiare l'auto nella piazzola dove si trova la postazione di raccolta rifiuti.


L'escursione

A Pagliaro Superiore (mt. 443), nei pressi della postazione di raccolta rifiuti, si raggiunge il letto del torrente Sisola e si cammina sul greto verso valle per alcune centinaia di metri, attraversando il fiume in un punto favorevole e raggiungendo la confluenza con il Rio Praino, ben visibile sulla sinistra in corrispondenza della caratteristica costruzione della Cà 'd Mestrin (la casa sulla roccia).

Si svolta a sinistra dirigendosi verso la costruzione e volendo, con una breve deviazione, si possono raggiungere le caratteristiche grotte sottostanti. Diversamente, ci si sposta sulla sinistra prendendo una evidente sterrata che sale accanto all'abitazione tra i terreni: il percorso, dopo alcune svolte, attraversa un piccolo rio e raggiunge nuovamente il greto del Rio Praino. Camminando sul greto del torrente, ci si addentra in una caratteristica valletta nascosta tra laghetti e rocce di conglomerato e si supera, servendosi di una catena e di alcuni gradini scavati nella roccia, il Lògu du Paiö.

Successivamente, il percorso abbandona il greto per un breve tratto per superare una briglia, quindi ritorna a camminare nel letto del rio, ai piedi del versante sud del Monte Poggio, raggiungendo un punto più aperto in cui sono ben evidenti le due vallette laterali solcate dai piccoli rii che formano, appunto, il rio Praino, separate a metà dalla c.d. "cua" (coda), il contrafforte di conglomerato del Monte La Croce. Con un po' di fatica, si trova un punto comodo per salire sul costone (l'attacco originario del sentiero è scavato dall'acqua), prendendo a risalirlo.

Da questo punto in poi, il sentiero è una labile traccetta in alcuni punti di difficile individuazione. Inizialmente si risale al centro del costone, raggiungendo in breve una vecchia teleferica, quindi si prosegue mantenendosi grosso modo nel mezzo ed ignorando una evidente traccia che si stacca lateralmente verso destra che si scopre, poco oltre, franata. Superato un primo boschetto di roverelle, si risale il costone via via sempre più ripido seguendo gli stretti tornanti della traccetta, che solo in seguito si sposta maggiormente verso destra. Il sentiero, comunque, va individuato strada facendo ed è per questo motivo riservato ad escursionisti esperti e con buone capacità di orientamento.

Raggiunto nuovamente il centro del costone, il sentiero supera diversi boschetti e offre alle spalle una vista sempre più ampia sulla dorsale dell'Ebro e del Bossola. Dopo un breve tratto pianeggiante, il percorso riprende a salire deciso tra i cespugli di timo, supera un tratto leggermente esposto con belle viste su Vergagni e sul castello di Roccaforte, quindi con un ultimo ripido strappo si sposta nuovamente verso destra per raggiungere, su fondo leggermente instabile, la panoramica vetta del M.te La Croce (mt. 824).

Si segue l'evidente traccia che scende sul versante opposto, guadagnando in breve l'intersezione con il sentiero 260 Pertuso-Roccaforte Ligure e lo si segue verso sinistra. Raggiunto il bivio tra i sentieri 260/275, si scende verso Roccaforte Ligure e si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per i ruderi del Castello Spinola: con alcuni saliscendi, si raggiunge un trivio nei pressi di una selletta. Abbandonata la strada di destra diretta a Roccaforte e quella centrale diretta al Castello Spinola, ci si tiene a sinistra sulla traccia non segnalata che scende in direzione di Pagliaro Superiore.

Il sentiero scende deciso nel bosco, quindi piega verso destra e raggiunge un punto aperto in corrispondenza di un tornante. Poco oltre, ad un bivio, si tiene la destra e, superate alcune grandi rocche di conglomerato accanto al sentiero, si ignora un bivio verso sinistra per tenere, invece, la sinistra al bivio successivo (cartello di pericolo per incendi boschivi). Su traccia ora più stretta, si segue la strada principale che scende decisa alla volta del torrente Sisola e, dopo averlo attraversato in un punto favorevole, si fa ritorno a Pagliaro Superiore concludendo l'anello.


Photogallery


Videoracconto



A un passo dalla vetta
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