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Le fontane di Caldirola

  • Immagine del redattore: aunpassodallavetta
    aunpassodallavetta
  • 22 ago 2023
  • Tempo di lettura: 0 min

Aggiornamento: 31 gen 2024



Il segnavia di itinerario
Il segnavia di itinerario

Dettagli del percorso e traccia

Zona geografica: Basso Piemonte/Alta Val Curone

Partenza e arrivo: Caldirola Piazza XXIV Maggio (AL, mt. 1052)

Lunghezza percorso: km 10,5 circa

Tempo indicativo di percorrenza: 5,00 h. circa

Dislivello complessivo (+/-):  500 mt. circa

Segnavia: il percorso descritto è un itinerario e di conseguenza si sviluppa su differenti tratti di sentieri (nello specifico: 107a; 107; 107b; 140; 200; 106c; 106; 106b). Nel video a fondo pagina sono ben evidenziati in sovraimpressione i cambi di sentiero. In ogni caso, il segnavia da seguire è il segnavia di itinerario riportato accanto.

Difficoltà: E



Accesso in auto

Da Tortona (uscita A7), avvicinarsi all'Iper Oasi attraverso, alternativamente, la tangenziale di Tortona ovvero la SR10. Dalla rotatoria nei pressi dell'Iper, seguire la SP99 fino a Castellar Guidobono, quindi tenersi a destra sulla SP100 della val Curone. Seguire la SP100 fino a Caldirola (33 km circa) e parcheggiare l'auto in Piazza XXIV Maggio (la prima piazza che si incontra sulla sinistra).


L'escursione

Dalla bacheca di inizio percorso sita in Piazza XXIV Maggio a Caldirola (mt. 1052) si scende sull'asfalto della SP100 in direzione Tortona per poche centinaia di metri, quindi si prende il sentiero contraddistinto dal segnavia 107a che si stacca sulla sinistra. Dopo alcuni saliscendi, si raggiunge un belvedere panoramico (mt. 1087, sulla sinistra). La vista si estende ampia dai tetti di Caldirola fino alle dorsali dell'alta val Curone e, nel punto, sono presenti due panchine ed il primo dei pannelli informativi situati lungo il percorso, riportante il dettaglio delle cime e dei paesi visibili. Fatto ritorno sul sentiero 107a, si riprende a salire e dopo una brevissima ma ripida rampa si raggiunge la Stalla di Caldirola, nei pressi della quale termina il sentiero 107a (bivio sentieri 107a/107, mt. 1120).

Si segue ora per poche centinaia di metri il sentiero 107, che tiene la sinistra al bivio successivo alla Stalla e sale su strada inghiaiata verso il Monte Giarolo prima di incontrare, sulla sinistra, il bivio sentieri 107/107b (mt. 1140).

Si segue ora il segnavia 107b che attraversa un terreno incolto, piegando in rapida successione a destra e poi a sinistra (attenzione alle segnalazioni) e, al termine di un altro tratto incolto, fa ingresso nel bosco. Dopo un doppio tornante in salita, il sentiero 107b abbandona la traccia più ampia per tenersi a sinistra su uno stretto sentierino che, nella faggeta, supera un rio asciutto (Rio del Saein o della Tanetta) per poi raggiungere una bella radura. Con dolci saliscendi, su percorso estremamente piacevole, si oltrepassano il Rio degli Zerbi prima e, successivamente, il Rio delle Canoghe, raggiungendo in leggera discesa l'intersezione con un'ampia pista forestale proveniente dal Villaggio La Gioia (bivio sentieri 107b/140, mt. 1176).

Ci si innesta ora sul sentiero 140, proveniente dal Villaggio La Gioia (la partenza della bretella si trova di fronte al B&B "Villa Tea") e lo si segue in salita. Il percorso, pur sviluppandosi su un'ampia sterrata, è impegnativo in questo tratto e costeggia il tracciato della Seggiovia di Caldirola. In poco più di una decina di minuti di costante salita si raggiunge l'intersezione con l'altra bretella di collegamento del percorso, il sentiero 140a con partenza dalla Colonia Provinciale (bivio sentieri 140/140a, mt. 1274).

Dopo un'ulteriore breve salita mantenendosi sul segnavia 140, si raggiunge finalmente la prima fontana dell'itinerario, la Fontana Canoghe (mt. 1288). Situata alle pendici del Monte Gropà, la fontana, composta da tre vasche rivestite in pietra, è priva di acqua e nei suoi pressi è stata allestita un'area di sosta. Qui si trova anche il secondo pannello informativo dell'itinerario, dedicato all'Albergo La Gioja.

Il sentiero 140 abbandona la strada in salita e piega verso destra passando davanti alla Fontana Canoghe. Il percorso si fa ora panoramico e costeggia una recinzione, salendo dolcemente alla volta di una vasta area incolta (Pian degli Zerbi), che attraversa servendosi di una sottile traccia.

Fatto ingresso nel bosco per superare nuovamente il Rio degli Zerbi, si torna ad attraversare un'area incolta, quindi nuovamente nel bosco per superare il Rio del Saein (o Tanetta). Con un tornante in discesa si riprende a perdere quota nel bosco e, infine, un ultimo tratto di discesa preannuncia l'intersezione con un'ampia sterrata proveniente dal basso (strada dei Muggi, collegamento con il sentiero 107).

Il sentiero 140 prosegue in salita e dopo un paio di ripide rampette raggiunge la bella radura ai piedi del Monte Giarolo ove è situata la Fontana Bardoneto (mt. 1314), sulla destra del sentiero. La fontana, anch'essa composta da tre vasche rivestite in pietra, è provvista di acqua (compatibilmente con la stagione: è ovviamente più difficile rinvenirla nel periodo estivo). Accanto alla fontana, è stata allestita un'area di sosta e si trova il terzo pannello informativo dell'itinerario, dedicato al Monte Giarolo.

Fatto ritorno sul sentiero 140, si riprende a salire e si raggiunge un evidente bivio poco oltre la fontana, al quale si ignora la strada di destra (che come nel precedente caso, ricollega al sentiero 107) per proseguire in salita a sinistra. Con una impegnativa salita nel bosco, si giunge in vista dei pascoli della dorsale e quindi il sentiero piega progressivamente verso sinistra tagliando il fianco del crinale e terminando la propria corsa nei pressi di due anemometri, a circa metà strada tra i monti Gropà e Giarolo (bivio sentieri 140/200, mt. 1436). Qui, la vista si apre in direzione della vicina val Borbera e verso sud-ovest fino al mare.

L'itinerario prosegue ora sul sentiero 200, che non si percorre in direzione del Monte Giarolo bensì verso sinistra, alla volta del Monte Gropà. Raggiunta piuttosto velocemente la cima del Monte Gropà (mt. 1446, punto più alto del percorso) si prosegue oltre la stazione di arrivo della Seggiovia di Caldirola perdendo quota dolcemente sul crinale. Dopo un breve tratto pianeggiante, occorre fare attenzione alle segnalazioni perché il sentiero 200 piega improvvisamente a destra abbandonando l'ampia pista a favore di uno stretto sentierino a filo di crinale (per raggiungerlo, si attraversa una pista downhill: attenzione!).

Il sentierino panoramico di crinale sale alla volta dei Ruderi di Brusamonica (mt. 1421), antico castello medievale e prima ancora, secondo le leggende locali, convento dato alle fiamme dai Saraceni. Nell'area dei resti (sono visibili ancora le grosse pietre squadrate che componevano i muri della fortificazione, riportate alla luce dagli scavi effettuati negli anni Sessanta) si trova il quarto pannello informativo, dedicato, ovviamente, alle leggende di Brusamonica.

Proseguendo sul segnavia 200, si continua a percorrere il panoramico sentierino di crinale che, con alcuni saliscendi, conduce al Bivio sentieri 200/106c (mt. 1367), situato nei pressi del valico di Passo Brusamonica (mt. 1394).

Abbandonato il sentiero 200, che prosegue sul crinale alla volta del Monte Panà, si piega a sinistra in discesa seguendo il sentiero 106c che, dopo aver attraversato una pista da downhill immediatamente sotto al valico, piega a destra in discesa sulle piste da sci scendendo ad attraversare un ampio prato (dove attraversa nuovamente la pista di downhill già incontrata in precedenza).

Nei pressi di un albero isolato, occorre prestare attenzione alle segnalazioni che si tengono basse ignorando un'evidente sterrata che sale verso il Monte Panà (a destra). Poco oltre, occorre nuovamente fare attenzione alla segnaletica perché il sentiero 106c, anziché seguire - come verrebbe naturale - l'ampia pista su cui si sta scendendo, prima di un evidente tornante verso sinistra si tiene alto proseguendo a filo degli alberi.

La traccia contraddistinta dal segnavia 106c, in questo punto, si infila infatti tra gli alberi e superato un breve tratto di prato, rientra nel bosco per proseguire su comoda traccia pianeggiante. Il sentiero comincia quindi a perdere quota e con un piacevole percorso raggiunge, alle pendici del Monte Panà, la Fontana Moietta (mt. 1351), la più alta tra le fontane dell'itinerario. Si tratta di una unica vasca rivestita in pietra, alimentata dal troppo pieno della presa di Gestione Acqua, nei cui pressi si trova il quinto pannello informativo del percorso, dedicato alla vita sportiva e associativa di Caldirola.

Proseguendo sul sentiero 106c oltre la Fontana Moietta, si sale leggermente innestandosi su una pista downhill a cui ora per un tratto ci si sovrappone (molta attenzione da questo punto fino all'intersezione con il sentiero 106!). Dopo una decisa svolta a sinistra, si scende alla volta della tranquilla radura che ospita la Fontana Nascosta (mt. 1340). Anch'essa situata alle pendici del Panà, è composta da un'unica vasca e normalmente provvista d'acqua: nella radura si trovano un'area di sosta e il quinto pannello informativo dell'itinerario, dedicato alle tradizioni di Caldirola ed in particolare al leggendario Brö 'd Carvò.

Fatto ritorno sul sentiero 106c, si prosegue perdendo progressivamente quota (facendo sempre attenzione alle MTB) fino a raggiungere l'intersezione con il sentiero 106 Caldirola-Rifugio Orsi-Monte Ebro nei pressi di un'area di recente disboscata (Bivio sentieri 106c-106, mt. 1322).

Si segue ora il sentiero 106 in direzione della Colonia Provinciale, scendendo sull'evidente strada forestale fino ad incontrare, poche centinaia di metri prima dell'arrivo alla Colonia, sulla destra, il Bivio sentieri 106/106b (mt. 1232).

Si svolta a destra e si segue il sentiero 106b, che perde velocemente quota all'interno del bosco, in alcuni punti servendosi anche di numerosi tornanti (attenzione anche qui alle possibili sovrapposizioni con le MTB), raggiungendo, dopo un'ultima discesa decisamente ripida, il Bivio Fontana della Salute, dove occorre effettuare una breve deviazione dal percorso (verso destra) per raggiungere la vicina Fontana della Salute (mt. 1137).

Situata in un luogo isolato nelle vicinanze del Rio Scuro, è composta da una piccola colonnina in pietra ed è normalmente provvista d'acqua. Accanto alla Fontana della Salute, si trovano una panchina ed il settimo pannello di itinerario, dedicato all'acqua e alle fontane.

Fatto ritorno sul sentiero 106b, lo si riprende a seguire in direzione di Caldirola. Il percorso è, in questo tratto, estremamente piacevole e si sviluppa all'interno di una splendida e tranquilla faggeta. Raggiunta una evidente svolta del sentiero verso destra (in discesa, ignorando la traccia che prosegue diritta che termina al Villaggio La Gioia), si attraversa un bel bosco per poi scendere al Bivio Fontana Purissima (la Fontana Purissima, oggi non più esistente, è stata convogliata nella presa dell'acqua che si trova poco distante e che è visibile scendendo sul sentiero, guardando verso sinistra).

Ignorata la traccia di sinistra (diretta al Villaggio La Gioia), si prosegue seguendo le segnalazioni del sentiero 106b, che invitano a prendere in discesa l'ampia sterrata di destra, che con alcuni tornanti raggiunge il Bivio Strada Comunale Caldirola-Salogni. Qui, si ignora la più evidente traccia di destra - diretta, appunto, a Salogni - a favore del sentiero di sinistra, che rientra verso Caldirola.

Attraversato su una passerella il caratteristico Rio Reale, si oltrepassa con attenzione un breve tratto fangoso, quindi si prosegue sul sentiero 106b che offre, tra gli alberi, le prime occasionali viste dell'abitato di Caldirola.

Oltrepassato con attenzione un ulteriore rio, su stretta traccia protetta da corrimano si raggiunge il ponticello in ferro che preannuncia l'arrivo alla Fontana degli Zerbi (mt. 1025). Situata all'ingresso del paese di Caldirola, in una selvaggia ambientazione accanto alle caratteristiche rupi che fanno da "fondamenta" al paese, la Fontana ha normalmente acqua ma non è potabile. E' composta da un'unica vasca rivestita in pietra e accanto ad essa si trovano una panchina in sasso e l'ultimo pannello informativo del percorso, dedicato a Caldirola e al suo centro storico.

Proseguendo sul sentiero 106b, si fa in breve ingresso tra le case di Caldirola, nella parte bassa e più antica del paese. Percorrendo in salita la via lastricata che costeggia la Chiesa di S.Antonio di Padova, si fa ritorno in Piazza XXIV Maggio dove si conclude l'anello dell'itinerario.


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